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L’aula-bunker resti: è simbolo antimafia

LETTERA APERTA alla città di REGGIO EMILIA

Il Movimento Agende Rosse – gruppo Rita Atria – di Reggio Emilia e provincia e il gruppo Mauro Rostagno di Modena chiedono alle Istituzioni di Reggio Emilia di rivalutare la decisione di trasferire l'”aula bunker” dall’area del Tribunale e destinarla ad altri scopi.

Ci permettiamo di sottolineare la fondamentale importanza di mantenere nella nostra città uno spazio così ampio e ben organizzato per ospitare procedimenti giudiziari di una certa entità, non solo per il numero di persone imputate e per le figure professionali che necessariamente prendono parte ai processi, ma anche per dare la possibilità alla comunità ed alle associazioni del territorio di poter seguire dal vivo ed in sicurezza lo svolgimento processuale, come è accaduto con il rito ordinario di AEMILIA.

In tempi di pandemia, dove comunque la giustizia deve fare il proprio corso garantendo la salute di tutto il personale dell’organo giudicante ed inquirente nonché degli imputati e delle difese e tempi certi a garanzia di un giusto processo, dove è sempre stata riconosciuta dalle istituzioni stesse come fondamentale la presenza in aula nei procedimenti avverso la criminalità organizzata di stampa, cittadini ed associazioni, crediamo che debba essere garantita nel rispetto delle normative Covid e laddove possibile anche la presenza della società civile nei procedimenti contro la malavita organizzata.

Presto inizieranno le udienze di procedimenti con un elevato numero di imputati come Grimilde, Octopus e Billions, che sono processi legati a doppio filo al pre e post Aemilia, e speriamo fiduciosi che le attività di ‘pulizia’ del territorio da malavitosi e loro fiancheggiatori – e con cio’ anche coloro che con la falsa fatturazione sistematica fanno da sponda alle mafie e da cassaforte illecita di soldi evasi al fisco e rubati alla nostra comunità – continui in modo incessante, a garanzia della legalità ed a difesa di questo territorio.

Pertanto, crediamo che lo smantellamento dell’aula Bunker venga anche recepito come un segnale di ‘sazietà’ della giustizia, quasi a voler dire che a Reggio Emilia non avremo più processi con un numero così elevato di imputati, soddisfatti di aver smantellato nei vertici una cosca di ndrangheta di serie A.

Invece no, e l’operazione GRIMILDE sta a dimostrare ancora una volta quanto questo territorio sia stato e sia ancora preda dell’infiltrazione mafiosa, di fiancheggiatori e sostenitori di un disegno criminale contro cui questa Città, questa comunità, non deve smettere di lottare. E per farlo, c’è bisogno che le parole dette, la conoscenza dei fatti, l’opera costante della giustizia escano da quelle aule e invadano le coscienze e la nostra quotidianità, per ricordarci cosa è successo, dove abbiamo sbagliato, dove potevamo stare attenti e non lo abbiamo fatto agevolando chi con consapevolezza e chi con ingenuità ha favorito la colonizzazione mafiosa.

Non vogliamo che vengano dati alibi per voltare pagina e dimenticare. Perché una Comunità sa dove andare se ricorda da dove viene e noi veniamo purtroppo anche da questo impoverimento sociale di valori che ha portato imprenditori e cittadini a scendere a compromessi con le mafie: chi per minaccia e chi per motivi più biechi.

Ed allora noi non vogliamo voltare pagina ma chiediamo che sia garantita la possibilità di continuare nel percorso già tracciato dal 2015 in avanti, con Aemilia che è un percorso fatto di partecipazione e conoscenza, ed è lì che ci giochiamo il futuro.

Perché, come ha sottolineato il Dott. Mescolini, nella propria requisitoria di Maggio 2018 e che ancora ricordiamo come un monito, “L’unica forza che ci rimane è quella di parlare, perché vogliono che si taccia. È la prima arma civile che noi dobbiamo esercitare. Costoro non la vogliono!” . E noi vorremmo esserci. Per portare fuori la parola della Giustizia e non quella del silenzio e dell’oblio. Vorremmo che fosse garantito uno spazio adeguato che sia anche il simbolo di una lotta che non finisce e che, anzi, andrà avanti imperterrita anche in tempi di Covid e oltre.

Movimento Agende Rosse – gruppo Rita Atria – Reggio Emilia e provincia
Movimento Agende Rosse – gruppo Mauro Rostagno – Modena

 

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