di Rosanna Mazzia – Sindaco di Roseto Capo Spulico
«Non hanno ancora inventato una bomba che uccida l’amore…»
Bastano queste parole pronunciate da Salvatore Borsellino per sintetizzare la grande passione e il senso dello Stato di Paolo Borsellino, raccontato ai ragazzi nel romanzo di Marco Lillo e Sara Loffredi «La casa di Paolo». Un libro che vuole far conoscere alle nuove generazioni – al giovane Lorenzo e ai suoi compagni di scuola di Milano in gita a Palermo – la figura del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, e scoprire la casa di Paolo, l’antica farmacia della famiglia Borsellino, oggi luogo d’aggregazione per tantissimi giovani del quartiere palermitano.
Una splendida serata culturale della rassegna letteraria «Risguardi» che ha avuto l’onore di ospitare l’autore del libro, il giornalista Marco Lillo, e il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Ad impreziosire l’evento, la partecipazione di Salvatore Borsellino in collegamento Skype che, anche se lontano fisicamente, ha saputo toccare le corde dell’anima del numeroso pubblico presente nel ricordo del fratello Paolo e dei valori che ci ha lasciato.
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