Il 23 maggio u. s. “Agende Rosse Rita Atria Reggio Emilia e Provincia” ha manifestato concretamente il suo
sostegno al dott Nicola Gratteri, reagendo in modo forte e sentito alla notizia di un progetto di attentato ai
suoi danni ad opera della ‘ndrangheta. Un pugno allo stomaco pensarlo in pericolo con la sua famiglia e la sua scorta. Intollerabile che la sua opera incessante, limpida, determinata diventi la causa delle minacce di morte. Intollerabile.
Come movimento antimafia riteniamo che il procuratore Gratteri sia una grande risorsa per il nostro Paese (e non solo!) per la sua provata esperienza e la sua determinazione nel contrasto alla criminalità organizzata,
pertanto questa ennesima minaccia nei suoi confronti merita una risposta adeguata che, fortunatamente,
c’è stata in diverse città italiane, realizzando una “scorta civica per Gratteri”.
Nell’ambito di questa “scorta nazionale” si è collocata la nostra iniziativa. Nel giorno in cui ricorreva il
trentennale della strage di Capaci abbiamo organizzato un sit in davanti al Municipio, dalle 12.00 alle 14.00, in modo che il presidio fosse in continuità con l’iniziativa istituzionale svoltasi la mattina in Sala Tricolore, una conferenza su “Il ruolo di ognuno contro le mafie”, che vedeva tra i relatori il giudice Francesco Maria Caruso, presidente della corte nel 1° grado del processo Aemilia.
Il presidio è stato accompagnato da lettura di frasi/dichiarazioni dei giudici Falcone e Borsellino e da una base musicale a tema con la canzone di Fabrizio Moro “Pensa”.
Il porticato del municipio è stato “addobbato” con cartelloni che volevano onorare la memoria dei magistrati
uccisi mantenendoli vivi nel nostro ricordo e con un grande striscione dedicato al magistrato Gratteri, che in questi anni ha partecipato a numerose iniziative promosse dalle istituzioni e dalle scuole del nostro territorio, condividendo la sua preziosa esperienza con amministratori e studenti reggiani.
Una presenza al presidio che ci ha fatto particolarmente piacere è stata quella di un’intera classe di un
istituto superiore cittadino, accompagnata da un insegnante, che ha ritenuto importante chiudere la mattinata dedicata a un progetto didattico con questa “visita”, manifestando forte interesse per il significato dell’iniziativa.
Iniziativa che non si è conclusa qui, ma è proseguita nel pomeriggio, dalle 14,30 alle 16.30 davanti al
tribunale – dove nella stessa giornata si teneva un’udienza del processo Grimilde- luogo simbolo di legalità e giustizia. In questa giornata speciale si è voluto ribadire l’importanza di difendere questi capisaldi della nostra società e coloro che, con dedizione e coraggio, lavorano in nome dei Giudici uccisi e degli Agenti delle scorte uccisi. Giudici e Agenti che saranno sempre più vivi dentro di noi tanto più ci impegneremo a difendere i magistrati che oggi rischiano la vita!