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Testimoni di giustizia: “Intervenite sul sottosegretario agli Interni Luigi Gaetti”

di Movimento Agende Rosse – Riportiamo più sotto, con rinnovata e grave preoccupazione, le parole espresse dai rappresentanti dei Testimoni di Giustizia che chiedono un intervento urgente di Matteo Salvini ed un incontro con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

Crediamo sia il caso che il ministro dell’interno risponda anche su quanto già segnalato tempo addietro dal giornalista de L’Espresso Fabrizio Gatti  e dall’avv. Fabio Repici riguardo del fatto che il sottosegretario Luigi Gaetti abbia scelto, quale proprio principale collaboratore sulla materia dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, il capocentro del Sisde di Messina degli anni ’92/’93, Giuseppe De Salvo, indicato dall’avv. Repici come funzionario del Sisde legato a Bruno Contrada. Già in passato, del resto, avevamo evidenziato sui nostri canali informativi alcuni comportamenti “anomali” del sottosegretario Luigi Gaetti (relazione caso Manca, interrogazione parlamentare pentito Bisognano).

Movimento Agende Rosse

 

La “rivolta” dei testimoni di giustizia contro Gaetti

9 aprile 2019. I testimoni di giustizia di tutta Italia lanciano l’iniziativa per una ferma e decisa manifestazione di protesta davanti al Ministero dell’Interno per denunciare il disagio che imperversa, ancora dopo molti anni, sulla loro vita e su quella delle loro famiglie, vedendosi privati della loro libertà, vessati nelle legittime richieste dei loro diritti ed esposti ignobilmente a rischio di vita.

“Chiediamo al Ministro dell’Interno Salvini di intervenire sul sottosegretario agli Interni Luigi Gaetti affinché assuma comportamenti, e conseguenti azioni, idonei per garantire la sicurezza ed i diritti dei testimoni di giustizia. Le sue presunte aperture a favore dei testimoni di giustizia, le audizioni dapprima a Palermo e poi in Commissione Centrale si sono dimostrate una farsa, un sotterfugio per gettare fumo negli occhi dei cittadini per eludere le promesse fatte durante la campagna elettorale, un tentativo maldestro di galleggiamento mediatico e di ricerca del consenso. Gaetti da tempo sta attuando condotte del tutto “estranee alle sue funzioni”, attraverso azioni quasi punitive nei confronti di numerosi testimoni, rinunciando a recepire la volontà unanime del legislatore di procedere verso una politica di pieno sostegno ai cittadini onesti, che con coraggio civile hanno testimoniato nei processi contro le mafie; ad oggi non vi sono le condizioni per una piena tutela dei testimoni di giustizia, nemmeno conformemente alla nuova L. 6/2018 che manca ancora dei decreti ministeriali attuativi tali da garantire il piano di reinserimento sociale di chi ha denunciato, ed il giusto ristoro dai pregiudizi subiti a seguito delle denunce. Non si capisce come prima da opposizione si supportino i Testimoni di Giustizia considerati eroi nazionali, esempio vivo e meritevole dello Stato Italiano, ed oggi da maggioranza di governo si deprimano tali esempi di onestà e di giustizia”.

Queste le parole dei testimoni di giustizia a cui prendono parte Ignazio Cutrò, Pino Masciari e Luigi Coppola, rispettivamente presidenti e/o soci fondatori delle associazioni dei testimoni di giustizia e per la legalità maggiormente rappresentative – Associazione Nazionale testimoni di Giustizia“, Associazione “Legalità Organizzata”e Associazione Antiracket “Movimento per la Lotta alla Criminalità Organizzata” – che esprimono tutto il loro dolore.

Si rivolge un accorato appello, quale unica speranza, al Presidente del Consiglio Conte ed ai due vicepremier Salvini e Di Maio, affinché possano incontrarli e, con senso di umanità e responsabilità, aprire un serio tavolo di confronto finalizzato ad un dialogo costruttivo per porre fine allo stillicidio della dignità dei Testimoni e per il bene della Giustizia.

Fonte: www.strill.it

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