L’8 aprile scorso gli studenti della scuola secondaria di 1 grado “Mannocchi – Tornabuoni” di Petritoli (FM) hanno incontrato Salvatore Borsellino.
Non mi dilungo in introduzioni lunghe ed elaborate. Le mie parole non potrebbero mai essere all’altezza di “quel fresco profumo di libertà” presente negli elaborati scritti dai ragazzi che hanno conosciuto Salvatore.
Leggere i loro pensieri, sentire e capire l’impegno che hanno messo per far arrivare a noi i loro cuori, mi ha riempita di speranza. Un sentimento che, proprio grazie ai giovani si rinnova nei momenti bui, quando ogni strada sembra prendere una direzione sbagliata, allontanandoci dagli obiettivi di amore e giustizia che perseguiamo con tenacia, proprio per riuscire a consegnare alle future generazioni una Italia civile, libera da ogni forma e presenza mafiosa.
Una piccola nota – leggendo troverete dei piccoli refusi. Ho deciso di non correggerli perché errare è umano e sbagliando s’impara! I giovani non devono avere paura di sbagliare. Non c’è nulla di male nell’errore perché si può correggere. Questo dona la possibilità di migliorare.
Christina Pacella – Referente Gruppo Agende Rosse del fermano Giuseppe Gatì
“Il sogno d’amore di Paolo e Giovanni”
“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”
(Giovanni Falcone)
Le idee restano: questa è la vera vittoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le persone che, per sconfiggere la mafia, hanno dato la vita. Tutti loro si sono sacrificati per il nostro sogno di amore, per la legalità e la libertà. Per combattere l’ignoranza e l’indifferenza della gente, fonte vitale della mafia. Loro hanno superato ostacoli per ridonarci la libertà di dire, di guardare, di parlare, di ascoltare.
Alcuni di noi li definiscono eroi, ma come detto da Salvatore Borsellino, loro non vorrebbero essere considerati tali: sono stati semplicemente dei cittadini onesti e coerenti che si sono armati di coraggio.
Ascoltare la testimonianza di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, studiare la storia della lotta alle mafie tramite documenti, film, libri e discussioni ci ha fatto rendere conti di come la mafia, o per lo meno la mentalità mafiosa, non sia una cosa lontana e sconosciuta, come pensavamo che fosse. La mafia è invece una presenza reale, potente e vicina: è diffusa sia come organizzazione criminale come mentalità e sta a noi giovani continuare a combatterla nel solco di Paolo e Giovanni.
L’agghiacciante pensiero che la mafia possa essere attorno a noi, alla nostra famiglia e alle nostre case, che in qualsiasi momento ci possa fare del male, ci spaventa, ma sappiamo che in tanti possiamo contribuire ad un mondo più giusto e sicuro dove trionfi la cultura della legalità e l’amore. Sì, proprio l’amore: Salvatore Borsellino ha infatti paragonato la morte di Gesù con quella del fratello Paolo… proprio perché entrambi, ovviamente in maniera differenti, sono morti per amore degli altri, per un sogno d’amore da rendere concreto. Paolo Borsellino e Giovanni Falcone hanno lottato non rispondendo alla violenza con altra violenza, ma con le parole, l’unione, la passione, il sacrificio, il coraggio, la legalità! Grazie a loro sono stati assestati duri colpi alla mafia, liberandoci in gran parte dai “tentacoli” mafiosi, dimostrando che noi cittadini onesti siamo superiori, noi non vogliamo vendetta ma giustizia, come nel sogno di Paolo.
Incontrare Salvatore Borsellino è stato commovente, ci ha davvero aperto gli occhi sul mondo della mafia e ci ha messo in guardia. Il tragico finale della vita di Paolo ci ha reso tristi, ma sappiamo che il suo sogno continua: il testimone è ora per la nostra generazione e noi avremo il coraggio dell’amore a difesa della legalità, perché “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. (Giovanni Falcone)”
Elena De Giorgi, Alessia Pennacchietti, Andrea Amadio
classe 2 A scuola secondaria di I grado “Mannocchi – Tornabuoni” di Petritoli (Fm)
Testo post incontro con Salvatore Borsellino dell’8 aprile 2022 – docente referente progetto legalità prof. Litantrace Giorgio
“IL VOSTRO FUTURO DIPENDE DA VOI”
– Una lettera ai ragazzi di oggi scritta dalla generazione del futuro –
PETRITOLI, 22/04/2050
Ai ragazzi dell’anno 2022
Forse vi sembrerà strano ricevere questa lettera dal lontano 2050 e per di più da persone che non avete mai incontrato. Cari ragazzi, a scrivervi è la generazione Z del futuro, un domani molto diverso dal vostro presente. Noi sappiamo già ciò che accadrà alla umanità, abbiamo vissuto la vostra storia e perciò dovete ascoltarci attentamente, perché si tratta di qualcosa di importante.
Voi crescete nella speranza di un futuro migliore, ma non capite che quel futuro siete voi.
Potete essere un raggio luminoso di sole in mezzo ad un cielo buio e nuvoloso.
Potete essere la medicina per questa nostra casa malata.
Voi siete la nuova speranza, il bagliore di una fiamma destinata ad ardere.
Seguite gli ideali Paolo Borsellino e di suo “fratello” Giovanni: tutti i loro sforzi, l’impegno e il sudore che hanno versato nelle indagini contro la mafia non saranno vani se voi continuerete a credere nella sua eredità.
Paolo è stato acqua pura che ha dissetato la terra resa arida dall’ingiustizia e dall’illegalità.
È stato l’apripista della salvezza per le anime del popolo, sempre più logorate da quella piovra nera e malvagia che si insinuava dentro loro e li distruggeva.
Paolo ha sconfitto l’omertà di troppi cittadini, il loro silenzio e la loro indifferenza, che rafforzavano ancor più Cosa Nostra.
Uno dei nostri auguri per voi è quello di seguirlo e di essere un popolo unito, acculturato e intelligente, che si ribella contro le ingiustizie e combatte per i suoi obiettivi, senza mai arrendersi.
Paolo aveva un SOGNO D’AMORE ragazzi, amava la sua terra e il suo popolo, voleva liberarla dal dolore che l’avvolgeva. Lui si è sacrificato per questo incondizionato amore, credendo in ciò che faceva fino alla fine. Ha guardato la morte in faccia, ma non ha mai temuto che essa l’avesse potuto toccare, non ha mai ceduto. Mai!
È riuscito a lasciare un segno indelebile sulla terra attraverso il suo coraggio e vorremmo che lui sappia che le sue idee continueranno a brillare come stelle dentro ognuno di noi…
Adesso tocca a voi generazione del 2022! In onore di Paolo e di tutti coloro che al suo fianco hanno lottato per combattere la mafia. Abbiamo un compito speciale da assegnarvi: custodite le idee di uguaglianza e di cultura della legalità che Borsellino vi ha trasmesso. E per aiutarvi “nell’impresa” vi abbiamo preparato una semplice poesia, per far capire anche ai più piccoli l’importanza della lotta contro le mafie:
“Un velo bianco avvolge la terra,
uccisioni, sparatorie, … questa è la guerra!
Esiste anche un mostro malvagio
di cui tutti hanno timore, non è un caso.
Questa è la mafia non lo scordare
perché insieme alla sconfitta la potremo portare.”
Adesso sfortunatamente ci dobbiamo salutare, cari ragazzi. Per concludere nei migliori dei modi, ci diciamo addio con queste due frasi, che evocano le straordinarie parole di Paolo.
“Chi ha paura muore tante volte, chi non ha paura muore una volta sola.”
“È normale che esista la paura, in ogni uomo. L’ importante è che sia accompagnata dal coraggio.”
E ricordate, il vostro futuro dipende da voi!
GIORGIA D’AMARIO, SOFIA BONFADINI, NATALIA SARACONI
Classe 2 A – scuola secondaria I grado “Mannocchi – Tornabuoni” di Petritoli (Fm)
Testo post incontro con Salvatore Borsellino dell’8 aprile 2022 – docente referente progetto legalità prof. Litantrace Giorgio