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Vittime di mafia: un albero per Giammatteo Sole

di Agende Rosse “Paolo Borsellino” Palermo

Parco Uditore di Palermo, la piantumazione di una “speciale” pianta di melograno ha stimolato positivamente i tanti presenti, intervenuti per condividerne gli innumerevoli significati.

Ricorre il 21 settembre, San Matteo, ed in tale giornata, in occasione del suo onomastico, ricordiamo una giovane vittima innocente di mafia: GIAMMATTEO SOLE. La sua colpa? Era il fratello della fidanzata del figlio di un mafioso, ma sia lui che il resto della comitiva, non avevano tale consapevolezza. Nella seconda guerra di mafia fra i palermitani ed i corleonesi, per il sospetto che qualcuno stesse pensando al rapimento dei figli di Totò Riina, venne rapito, torturato ed ucciso Giammatteo Sole, poiché i corleonesi volevano scoprire se conoscesse qualche particolare. Giammatteo rideva durante l’interrogatorio, racconta Gaspare Spatuzza (uno dei due rapitori), pensava ad uno scherzo forse. Non poteva sapere un ragazzo che trascorreva i pomeriggi in comitiva a villa Tasca, non poteva immaginare in cosa, suo malgrado, era stato coinvolto. Ucciso a 23 anni, il 22 marzo del 1995.
Il melograno donato dalla famiglia Sole al parco, si inserisce in un contesto verde creato da “un mosaico di felicità”, poiché gli alberi che compongono adesso l’oasi inizialmente vuota, sono tutti frutto di regali per celebrare una nascita, un matrimonio, un compleanno, un ideale o un ricordo di una persona cara. Regalare un albero rappresenta la vita poiché è continuità, è nutrimento, è ossigeno, un futuro che cresce e che si tramanda alle future generazioni.
Rosanna Melilli, coordinatrice del Movimento Agende Rosse Paolo Borsellino di Palermo, ha letto un pensiero (che riportiamo) dedicato a Giammatteo Sole, donato e composto da un amico di Massimo Sole fratello di Giammatteo, Domenico Galioto; il messaggio riprodotto su una targhetta verrà poi legato all’albero piantumato.

A GIAMMATTEO SOLE:
Giovane virgulto reciso da mano mafiosa.
Quest’albero qui piantato sia l’eredità di coraggio che ci hai lasciato.
Perché la terra intrisa di lacrime accolga le radici di una nuova vita.
La luce sia giustizia, il tepore del sole sia speranza, la pioggia acqua di conforto.
Il cielo splenda della luce dei giusti e per la tua via ci inondi.
Perché alla brezza della sera la terra ti sia lieve, che il tramonto ti porti con sè su ali di angeli e nuova alba sia splendente“.


Hanno partecipato a questo commovente momento, oltre alla famiglia Sole, Vincenzo Agostino ed Augusta Schiera Agostino, Giuseppe Rizzo, Caterina Sgroi, Carmelo Crisafulli, Antonio Vullo, Fabrizio Lercara, Fabiana Monteleone, Giuseppe Di Bona, Davide Minio, Giuseppe Castronovo e tanti altri presenti sia fisicamente che con messaggi e chiamate di condivisione e vicinanza.

 

 

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