La giustizia non è per le vittime mai.
La ragion di Stato prevale sempre qualunque situazione drammatica i morti e i feriti di un evento abbiano subito.
Li chiameremo tutti per nome senza cariche non per mancanza di rispetto, ma perché noi abbiamo pianto i figli morti, ci capiranno nel loro intimo.
Capriotti, Amato e Fabbri sono la chiave di volta di quella vergognosa cosa che noi, chiamiamo trattativa fra uomini dello Stato e Mafia , non troviamo un altro termine, se possono ce lo suggeriscano loro.
Questi nomi insieme a quelli di Scalfaro e tanti altri che potrebbero dare una lettura chiara della strage di via dei Georgofili non lo hanno fatto e non lo faranno più.
Infatti con una ordinanza la Corte di Firenze questa mattina ha ammesso sì, Brusca Giovanni come da noi chiesto, ma non Capriotti e quindi non abbiamo in sede di 507 potuto chiedere Fabbri.
La strage di Firenze figlia di una prima trattativa come la chiamiamo noi , ovvero “la strage del 41 bis”, per usare una espressione di Gabriele Chelazzi, non avrà giustizia mai più.
Siamo arrabbiati e sconvolti, la vita dei nostri figli non ha avuto nessun valore davanti agli interessi di uomini di chiesa e dello Stato che in verbali di deposizione davanti a Gabriele Chelazzi si begavano per una stanza in locazione anziché un’altra.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei georgofili
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