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Sit-in di giovani davanti al Tribunale di Lamezia Terme

Lamezia Terme – Si sta organizzando per il prossimo maggio un sit-in fatto soprattutto da studenti a favore di Salvatore Vitello (nella foto, ndr), il procuratore lametino in prima linea nella lotta agli abusi e alla criminalità della Piana. Ad organizzare la manifestazione antimafia il comitato Scorta Civica nato a Caltanissetta nel gennaio scorso per schierarsi con Giovanbattista Tona, il giudice per le indagini preliminari del tribunale nisseno che sta lottando in prima persona contro la mafia siciliana. Un gruppo di giovani lametinio che aderisce a Scorta Civica ieri ha incontrato il procuratore Virtello nel suo ufficio per informarlo dell’iniziativa programmata tra qualche settimana. Il sit-in sarà proprio sotto il Palazzo di giustizia, in Piazza della Repubblica. Potranno partecipare le scuole d’ogni ordine e grado, non solo quelle cittadine.

Fonte: lameziattiva.it, 21 aprile 2010


Una cartuccia per il Procuratore Salvatore Vitello

Lamezia Terme – Una cartuccia calibro 12. Apparentemente una banale carica di fucile da caccia. Ma era in una busta indirizzata al procuratore Salvatore Vitello. Terzo piano del palazzo di Piazza della Repubblica a Lamezia Terme. Il tribunale insomma. La lettera è stata recapitata la scorsa settimana al magistrato arrivato in città da appena sei mesi dopo due anni di posto vacante. Ad aprire la busta non è stato il procuratore ma qualcuno del suo entourage che tastandola ha intuito il contenuto sospetto. Con la cartuccia una lettera scritta a mano con chiare minacce di morte. Senza molti complimenti è arrivato l’invito minaccioso al procuratore a non darsi troppo da fare nelle indagini. «Sono sereno» s’è limitato a dire Salvatore Vitello ieri alla Gazzetta del Sud.
Il magistrato è uno di quelli che va avanti come un caterpillar. A cominciare dalle demolizioni di edifici abusivi, che a Lamezia sono poco meno di 400, dichiarati illegittimi con sentenza passata in giudicato. Nello scorso novembre è arrivato il genio militare dell’esercito che con le ruspe ha abbattuto i primi cinque edifici costruiti da chi era sicuro che sarebbero stati al sicuro, ed aveva avuto garanzie che l’illegittimità non sarebbe mai stata punita. Erano tutte pratiche che giacevano in tribunale da anni, e che Vitello ha rispolverato appena arrivato nel luglio scorso.
Il magistrato ha avuto una lunga esperienza da sostituto procuratore a Roma. Dal suo ufficio di Piazzale Clodio l’inquirente ha condotto inchieste roventi come quelle sull’immobiliarista Roberto Ricucci e sugli investimenti della ‘ndrangheta nel cuore della Capitale.
A Lamezia torna d’attualità il problema della sicurezza dei magistrati. Poco più di un anno fa le lettere imbottite di venti proiettili di pistola erano arrivate a tutti i magistrati giudicanti, incluso l’allora presidente facente funzioni del tribunale Pino Spadaro. Contro il quale alla vigilia del Natale 2008 sembra fosse stato preparato un attentato. Così come al pubblico ministero Gerardo Dominijanni, fino a poche settimane fa alla procura distrettuale antimafia, con competenza sui clan del Lametino. Che da un anno hanno deciso di non uccidere, visto che in città nel 2009 sono stati registrati zero omicidi, ma di colpire in maniera più subdola le istituzioni con intimidazioni e minacce. Una specie di strategia della tensione che però potrebbe ritorcersi contro di loro. Solo ad una condizione: che lo Stato rafforzi gli organici a Palazzo di giustizia da decenni asfittici: quarant’anni fa, quando Lamezia nasceva, c’erano 13 magistrati in servizio. Oggi il numero non è cambiato.  


Fonte:
lameziaweb.it, 6 febbraio 2010

LINK: Il gruppo facebook “Io sto con il Giudice Tona – Comitato cittadini Scorta Civica”



Palermo, 12 febbraio 2010: Sit-in in difesa dei nostri giudici
(Foto Sergio Cacioppo, Informare per Resistere)

 

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