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Salvatore Borsellino: lo sfratto all’Orchestra Falcone-Borsellino, un’altra ferita che si apre

di Salvatore Borsellino

Ho davanti agli occhi, e non riesco a crederci, una lettera dell’assessore Salvatore Bulla, del Comune di Adrano, che con freddo tono burocratico comunica alla Fondazione “La città invisibile”, che gestisce l’Orchestra Falcone e Borsellino di “riconsegnare le chiavi” dei locali facenti parte della Scuola Media “G. Mazzini” che sono stati dati in concessione alla stessa Orchestra per potere svolgere le proprie attività. E tutto questo mentre i ragazzi dell’orchestra stavano facendo le prove per un concerto da svolgersi in corrispondenza dell’anniversario della strage di Via D’Amelio.

La fondazione nel 2018 aveva stipulato una “convenzione-contratto” con la Scuola Secondaria di 1° grado “Giuseppe Mazzini”, in cui viene fatta presente la concessione della sede per un periodo di quattro anni e il preavviso di almeno un anno accademico precedente a quello in corso nel caso della restituzione dei locali.

Ora, “per esigenze ineludibili” e senza minimamente tenere conto del preavviso, si intima di riconsegnare le chiavi impedendo di fatto all’Orchestra Falcone Borsellino la prosecuzione di qualsiasi attività.

foto Giorgio Barbagallo

Ho incontrato questi ragazzi qualche anno fa a Catania e sono rimasto commosso dalla passione che mettono nello studio della musica che costituisce per questi ragazzi, spesso con dei grossi problemi alle spalle, il mezzo non solo per imparare a suonare ma, attraverso la musica, di crescere e diventare cittadini attenti e sensibili.

Per loro la musica è una occasione, davvero unica, di riscatto e interrompere questo processo e deludere le loro aspettative è qualcosa che non è assolutamente accettabile da tutta la società civile e che costituisce per noi, congiunti delle vittime di mafia ancora in attesa di Giustizia, una ulteriore ferita che si aggiunge alle tante che si sono accumulate nel corso di questi quasi trenta anni.

Voglio sperare che lo Stato nella persona del Prefetto di Catania, intervenga per impedire questo scempio e consentire a questi ragazzi di continuare a svolgere la propria attività.

 

 

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