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Salvatore Borsellino intervistato a Pordenone

Il fratello di Borsellino: «Guerra tra procure? Il Quirinale non aiuta»

 

PORDENONE

Per Salvatore Borsellino nel conflitto tra le Procure di Catanzaro e Salerno «anche certi atti del Presidente della repubblica non contribuiscono a facilitare le cose». Lo ha affermato ieri a Pordenone, interpellato dai giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla rivista «Antimafia 2000». Sottolineando che quella in corso «non è affatto una guerra tra Procure, ma di una Procura che legittimamente indaga su un’altra e di quella indagata che reagisce in maniera selvaggia, facendo atti – ha precisato – che sono al di fuori delle procedure normali»,Borsellino ha sostenuto che «è al di fuori delle procedure istituzionali che il Presidente avochi a sè gli incartamenti». Per il fratello del magistrato ucciso dalla mafia, «anche la proposta del Csm di trasferire entrambi i capi delle Procure significa non prendere una posizione. Avrebbero dovuto dire quale delle due Procure sta sbagliando, e per me è la Procura di Catanzaro – ha concluso – che reagisce in maniera selvaggia a una giusta indagine nei suoi confronti.”

L’Unità, 8 dicembre 2008

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