Press "Enter" to skip to content

Riflessioni sull’incontro del 08/04/2019

8 aprile Francesco Mongiovì e Tommaso Catalano all'Ungaretti di Grosseto
Scritte dei ragazzi nell’aula magna dell’Ungaretti (clicca per ingrandire)

di Agata Wongher – classe II C – Media Ungaretti di Grosseto

Lo scorso 8 aprile Francesco Mongiovì e Tommaso Catalano, invitati dalle Agende Rosse, hanno incontrato gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe Ungaretti di Grosseto.
Pubblichiamo le riflessioni che una studentessa ci ha inviato.

Lunedì sono arrivati nella nostra scuola due uomini che hanno deciso dedicare parte della loro vita alla sconfitta della mafia.

Essi sono Tommaso Catalano, il fratello di un agente della scorta di Borsellino morto nella strage di via d’Amelio e un agente della scorta di Falcone ancora vivo perché non presente alla strage di Capaci di nome Francesco (è soprannominato Ciccio).

Questi due soggetti mi sono sembrati due personaggi diversi non solo per le loro storie ma anche per ciò che li motiva a continuare questo loro percorso.
Adesso spiegherò perché lo penso ma, la cosa che hanno entrambi in comune, è il fatto che riescono fare battute fra una storia e l’altra per smorzare l’angoscia che provano nel raccontare le loro esperienze proprio come facevano Falcone e Borsellino quando sapevano di essere nel “mirino della mafia” come diceva il loro amico Antonino Caponnetto.

Ciccio racconta della sua carriera come ciò che faceva da giovane senza parlare di sé ma di ciò al quale ha dedicato la sua vita.

Parla dal punto di vista professionale nel più umile modo possibile come molte persone se avessero avuto un incarico importante come il suo non avrebbero saputo fare.

Egli evidenzia il fatto che nonostante il fatto che lui era onorato di essere nella scorta di Falcone, non lo vedeva come un eroe perché gli eroi non esistono e ognuno, sapendo convivere con le proprie paure, può essere un piccolo eroe ogni giorno.

Sentendo le sue parole ho provato ad immedesimarmi in lui ed ho immaginato un ragazzo con indosso una divisa da poliziotto così piccolo che sembra un bimbo che si è vestito per fare una recita scolastica ma che ha una motivazione incredibile e un’immensa fiducia nel fatto che la giustizia non è un’illusione o un obbiettivo irraggiungibile.

Successivamente abbiamo visto un video dove venivano mostrati i più importanti arresti di mafiosi.

Egli guardava questi personaggi in manette passare nello schermo con indifferenza ma la sua attenzione è aumentata durante l’arresto di Giovanni Brusca: l’uomo che ha fatto esplodere l’autostrada nella strage di Capaci e che ha quindi ucciso i suoi amici e l’uomo per il quale era disposto a fare da scudo umano per proteggerlo. Egli non ha evidenziato quell’arresto perché ha partecipato o per vendetta ma per senso di giustizia e di felicità nell’avergli impedito di provocare nuove morti.

L’altro è un uomo che sta facendo questo cammino per continuare quello in cui credeva suo fratello. Egli ci ha raccontato di come hanno reagito i suoi familiari alla morte di Agostino Catalano e per parlare di un colpo così duro invece di cercare di non pensarci per stare meglio è difficile. Di solito anche leggendo la poesia più commovente del mondo dopo tempo si inizia a vederla con indifferenza ma lui che è stato per molti anni a raccontare la sua storia lo fa con emozione e di conseguenza fa arrivare le sue parole a chi lo ascolta con chiarezza. Ascoltandolo si capisce subito che la mafia per denaro ha condizionato in modo negativo la vita di intere famiglie.

Egli infatti parla della reazione di sua madre e dei suoi nipoti che hanno perso a lungo il sorriso. Anche lui ci ha mostrato un video con le interviste ai familiari delle vittime delle due stragi. Fra queste c’è anche sua madre che dopo la morte di suo figlio ha iniziato a girare nelle scuole per parlare di mafia e quando è morta lo ha motivato a continuare.

Secondo me è stato un incontro a 360° perché abbiamo parlato delle stragi dal punto di vista tecnico, oggettivo e interessante e di quello emotivo, soggettivo e commovente.

Comments are closed.

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com