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“Solidarietà a tutti i magistrati vittime del CSM”

Di fronte ai sistematici impedimenti posti all’azione giudiziaria da apparati di potere corrotti e prepotenti, come cittadini ci sentiamo in dovere di intervenire a sostegno di quei giudici e pubblici ministeri che hanno subito, e subiscono, ingiustizie per il solo fatto di aver compiuto il proprio dovere.

È stato il caso di Luigi de Magistris. È il caso oggi dei magistrati della Procura della Repubblica di Salerno Gabriella Nuzzi, Dionigio Verasani condannati dal CSM il 19 ottobre al trasferimento d’ufficio e alla perdita dell’anzianità. Una Sentenza, quella del CSM, che lascia basiti, che non tiene in nessun conto l’ordinanza del tribunale del Riesame di Salerno già pronunciatosi sull’assoluta legittimità dei provvedimenti adottati dai Pubblici Ministeri; che non tiene in nessun conto il decreto con il quale il GIP di Perugia ha archiviato le accuse a carico dei magistrati, perché agirono “per realizzare un fine di giustizia”, svolgendo soltanto il proprio “dovere di ufficio”.

Ci si chiede allora: come possono oggi i cittadini confidare nel CSM come organo di garanzia dell’indipendenza dei magistrati?
Di fronte all’agghiacciante immagine di un’Italia in balìa di avide e feroci consorterie di potere, di un paese allo sbando, privo di regole e certezza del diritto, sentiamo la necessità di stringerci attorno a questi magistrati che rendono vivo il principio della legalità, ogni giorno, attraverso il proprio lavoro e la propria determinazione.

Nella certezza che il perseguimento della legalità possa contrastare la deriva delinquenziale dalla quale la politica è trascinata e nella consapevolezza che oggi più che mai la società civile deve stringersi attorno a coloro che interpretano il proprio ruolo professionale come servizio per il bene comune, chiediamo a chi riveste ruoli costituzionali di rispettarli e non piegarli ad interessi di singoli o di gruppi di potere. Registriamo inoltre l’impossibilità di confidare nell’attuale CSM come organo garante dell’indipendenza dei magistrati, in particolare dopo gli ultimi pronunciamenti sulle indagini della Procura di Salerno.

Manifestiamo perciò la nostra solidarietà a tutti quei magistrati che oggi si sentono minacciati da un sistema di potere che fa dell’arbitrio e della sopraffazione la propria filosofia di vita, perché non possiamo lasciare che l’arbitrio e la sopraffazione abbiano la meglio sulla parte più sana della nostra società.


Comitato UGUALE PER TUTTI
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*Il Comitato “Uguale per tutti” nasce il 19 luglio 2009 a Palermo, per portare avanti le battaglie in difesa della Giustizia, della Legalità e della Costituzione repubblicana.

UgualeperTutti_Bloggers@googlegroups.com

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