A spiegarlo alcuni dei manifestanti che in una nota spiegano come “da ieri sera è on line in un video tutta la vicenda della contestazione a Gasparri ed emerge con chiarezza la mancanza di motivazioni per cui ai manifestanti è stato impedito di entrare in un luogo pubblico in un incontro pubblico”. “Impedendoci di entrare dentro il Palazzo della Provincia i tutori dell’ordine pubblico non solo avrebbero violato i diritti di liberi cittadini senza un giustificato motivo (sarà la magistratura ad accertarlo), ma hanno generato una tensione ingiustificata inasprendo gli animi – spiegano i manifestanti -.
Ribadiamo che noi volevamo entrare per assistere al dibattito, eventualmente alzare le agende rosse silenziosamente e, se ci fosse stato un dibattito, rivolgere le 10 domande a Gasparri. Dopo il comizio politico di Gasparri al Premio Borsellino, l’Ufficio stampa del PDL al Senato (ricordiamo che Gasparri è capogruppo a Palazzo Madama) ha accusato i manifestanti di aver aggredito Nodari”. Le successive accuse sono “molto gravi e prive di ogni fondamento, poiché come hanno riportato tutti gli organi di stampa l’aggressione sarebbe avvenuta in un luogo diverso da quello della manifestazione e oltretutto inaccessibile per i manifestanti visto il dispiegamento di forze dell’ordine che ci impediva di entrare anche nel parcheggio della Provincia (luogo dove sembrerebbe avvenuta l’aggressione e da dove è entrato Gasparri)”. I manifestanti, conclude la nota, “stanno verificando insieme ai legali se ci sono gli estremi per una denuncia per diffamazione contro Gasparri come sembrerebbe”.
Fonte: ANSA e Antimafiaduemila
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