Il post con la lettera di Antonio è stato inserito il 9 Aprile 2008. Da allora lo hanno letto 8278 persone ed è fino a ora il post che ha avuto più accessi nel sito dopo la prima parte dei memoriali di Vincenzo Calcara. Ma c’è qualcosa che non torna: le firme alla petizione mi risultano essere solo 1037.
E’ questa la maniera in cui facciamo sentire la nostra voce? Perchè le altre 7241 persone che lo hanno letto non lo hanno firmato? Anche questo sito è frequentato dagli indifferenti?
Se qualcuno non lo ha fatto lo faccia subito o eviti di frequentare ancora questo sito, non è fatto per lui.
Ho ricevuto la seguente lettera da Antonio che, come tanti di noi, rincorre un sogno che per lui è più difficile da raggiungere che per tanti di noi.
Non vuole un sussidio, non vuole un aiuto materiale, non chiede che qualcuno si occupi di lui, vuole occuparsi lui di noi servendo lo Stato, entrando a far parte delle forze di Polizia come la legge gli consentirebbe e come ha sognato fin da piccolo.
Aiutiamolo con tutte le nostre forze a realizzare il suo sogno, firmiamo l’appello, diffondiamolo quanto possiamo e facciamo firmare da tutti quelli che conosciamo.
Lo avrebbe fatto Paolo, ne sono sicuro, facciamo noi quello che Paolo non può più fare, lottiamo anche per le cose che sembrano impossibili quando riteniamo che sia giusto lottare per esse.
Io ho già firmato, la mia firma è la n.524 e nel commento ho scitto :
“Anche io ho un sogno, che sia fatta Giustizia, per Paolo Borsellino, forse è un sogno impossibile ma proprio per questo bisogna lottare con tutte le proprie forze per farlo diventare possibile“.
Se lo aiuteremo a realizzare il suo sogno avremo fatto un altro passo per realizzare anche il nostro.
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Salve Sig. Borsellino,
sin da piccolo ho sempre avuto un Sogno che purtroppo ad oggi le istituzioni mi vietano, asserendo che manca la legge affinché il mio Sogno possa realizzarsi. Mi chiamo Antonio e, sono di Milano. Sono paraplegico e quindi in carrozzina ed il mio più grande Sogno è essere far parte delle forze di Polizia. Sono otto anni che scrivo a destra e a manca con la speranza che qualcuno ascolti la mia richiesta. Dopo tanto cercare ho scovato una Legge n.68 del 1999 che permette l’inserimento dei disabili nelle Forze di Polizia in ambito amministrativo; detta Legge viene attualmente inserita in alcuni bandi concorsuali per Polizia Locale/Municipale. Dopo consultazioni con esperti in legge mi è stato confermato che non si tratta solo della Polizia Locale/Municipale ma esteso a tutte le Forze di Polizia ed il mancato inseirmento contravviene anzi agli art. 3 e 4 della Costituzione Italiana.
Conoscenti hanno creato una Petizione on line che nonostante non abbia valenza legale abbia quantomeno il tentativo di smuovere le acque e far sì che anche ai “diversamente abili” sia dato ciò che gli spetta. Scrivo a Voi anche in seguito all’articolo pubblicato venerdì 1 febbraio in prima pagina sul quotidiano gratuito Leggo il cui titolo: “I carabinieri chiedono aiuto” dove si evince una richiesta da parte del Generale Siazzu (massimo esponente dell’arma dei Carabineri) di ben seimila uomini, mi aiuti a far sì che quei seimila possano esserci e che questi siano anche diversamente abili.
Suo fratello è stato e lo sarà sempre nella memoria della gente, un fulgido esempio di sacrificio, abnegazione messa al servizio dello Stato. Con questa mia lettera che, da otto anni gira per Ministeri, Corpi di Polizia, FF.AA. e FF.OO. purtroppo inascoltata chiedo per me e per chi “come me” che gli venga data la possibilità di servire lo Stato, la Bandiera e che ciò non gli si venga negato solo perché “diversamente abile” . Credo… anzi, ne sono certo che lo Stato, la Bandiera la si possa servire anche da dietro una scrivania e spero che almeno lei possa aiutarmi nel realizzare questo sì mio Sogno ma anche di tanti altri che ora “sono silenziosi” e, non parlo di “impiegati civili” ma con la Divisa.
So bene che forse non realizzerò questo sogno ma ho deciso di tentarci comunque e non vivere di rimorsi… il mio futuro potrebbe continuare ad essere ciò che è ora il presente ed andrebbe bene lo stesso, senza remore… con la differenza che… ci avrei provato 😉
Spero che tanti firmino (la Petizione è qui sotto riportata con relativo link) e non perché sia giusto o meno che i “diversamente abili” facciano parte della Polizia di Stato o altre Forze di Polizia: Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale (anche se secondo me lo è e, la legge lo prevede ribadendo tra l’altro “in ambito amministrativo”) ma perchè adesso come adesso, si nega ad un “diversamente abile” di godere di un suo diritto e dato che in tutte le aule dei Tribunali campeggia la scritta: “La Legge è uguale per tutti”… dimostriamolo firmando e divulgando così che…. una Legge che c’è non venga ancora ignorata… anche se non ha valenza legale per essere “ascoltata” avrà bisogno di qualche migliaia di firme e questo… è già un paradosso perchè la Petizione non dovrebbe nemmeno esserci…ma semplicemente… rispettata la legge…
Spero Voi possiate e vogliate fare qualcosa, sia a livello personale che pubblicizzandola… purtroppo ad oggi le porte sono sempre state chiuse e qualora lo foste… vi chiedo di firmare e divulgare la petizione… il passaparola è la migliore pubblicità… il link è il seguente:
http://www.petitiononline.com/Dis0001/petition.html
Se poi vorrete realizzare il mio Sogno e quello di tanti “come me” che ora non hanno il coraggio di esporsi ve ne sarei estremamente grato… sono otto anni che le mie richieste, nonostante la Legge n.68/99; esattamente nell’ Art.3 (Assunzioni Obbligatorie. Quote di riserva) comma 4 ( Per i servizi di polizia, della protezione civile e della difesa nazionale, il collocamento dei disabili è previsto nei soli servizi amministrativi), Art. 16 (Concorsi presso le pubbliche amministrazioni) comma 3 (salvi i requisiti di idoneità specifiche per singole funzioni, sono abrogate le norme che richiedono il requisito della sana e robusta costituzione fisica nei bandi di concorso per pubblico impiego) trova applicazione, sbattono contro un muro di gomma; spero voi mi aiuterete a far cadere questo muro.
Qualora decidesse di pubblicare, pubblicizzare e divulgare questa mia lettera le chiedo cortesemente che non venga pubblicato il mio cognome e neanche il mio indirizzo di posta elettronica ma solo “Antonio”
Salve e grazie qualsiasi cosa decidiate
Antonio
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