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‘Ndrangheta: omicidio Mormile, il 15 marzo la sentenza sul delitto

Milano, 2 feb. (LaPresse) – Il gup di Milano, Marta Pollicino, emetterà il 15 marzo 2024 alle 9.30 la sentenza sui due collaboratori di giustizia Vittorio Foschini e Salvatore Pace, accusati di concorso nell’omicidio di Umberto Mormile, l’educatore del carcere di Opera ucciso dalla ‘ndrangheta l’11 aprile del 1990 mentre si recava al lavoro. Venerdì mattina hanno parlato i difensori degli imputati e l’avvocato Fabio Repici, difensore di Daniela Mormile, figlia di Umberto, e Nunzia e Stefano Mormile, sorella e fratello della vittima, che si sono costituiti parte civile nel processo. La famiglia ha chiesto la condanna. Nella scorsa udienza i pm Stefano Ammendola e l’aggiunta Alessandra Dolci hanno chiesto chiesto di condannare a otto anni di reclusione Foschini e Pace con l’attenuante della collaborazione, ma dato parere negativo alla richiesta di Foschini di patteggiare un anno di reclusione. Nel processo con rito abbreviato sono accusati di aver collaborato, fornendo mezzi e armi, al piano per uccidere il 34enne, freddato in auto con 6 colpi di pistola sulla provinciale Binasca, a Carpiano, da due uomini in sella a una moto di grossa cilindrata. Il delitto fu rivendicato dalla ‘falange armata’, la presunta associazione terroristico-eversiva su cui di recente hanno iniziato a indagare le Procure di Palermo e Reggio Calabria ritenendola coinvolta negli attentati, le bombe e gli omicidi politici avvenuti in Italia tra il 1990 e il 1994. Per il delitto Mormile nel 2005 sono stati condannati come mandanti i boss della ‘ndrangheta Antonio Papalia e Franco Coco Trovato e come esecutori materiali Antonio Schettini e Antonino Cuzzola. Nel 2011, in un altro processo, è stato condannato come mandante anche Domenico Papalia. La sentenza e le successive motivazioni del gup di Milano potrebbero dare impulso a nuove indagini sulla falange armata e il presunto progetto eversivo messo in atto in Italia nel passaggio fra prima e seconda Repubblica. I numerosi crimini rivendicati dall’organizzazione sono stati oggetto di inchieste e singole sentenze ma la ‘falange armata’ non è mai stata processata per intero o considerata rilevante, con l’eccezione delle inchieste ‘Ndrangheta stragista’ e ‘Trattativa Stato-mafia’.

LaPresse

 

 

 

 

 

 

 

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