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Manifestazione “Agenda rossa” – Roma – 26 settembre 2009

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Palermo, 18 luglio 2009: la “Marcia delle agende rosse”
Fonte immagine: album di Francesco Cappello



Questa manifestazione è la continuazione ideale di quella che abbiamo fatto il 20 luglio davanti al palazzo di Giustizia di Palermo in sostegno di quei magistrati che, a rischio della propria vita, stanno combattendo per arrivare alla Verità sulle stragi del ’92 e del ’93. Non dobbiamo dare tregua agli assassini ed ai loro complici. Dovremo esserci tutti, quelli che abbiamo scalato sotto il sole le rampe che portano al Castello Utveggio portando un pezzo di Paolo dentro il nostro cuore, tutti quelli che eravamo in via D’Amelio quando all’ora della strage per un interminabile minuto si sono sentiti solo i battiti dei nostri cuori, tutti quelli che abbiamo percorso le vie di Palermo che ci portavano alla Magione levando in alto le nostre agende rosse e tutti quelli che abbiamo gridato la nostra rabbia e la nostra voglia di Verità davanti al palazzo di Giustizia.

E ci saranno tanti altri ancora, tutti quelli che in tante piazze d’Italia hanno urlato insieme a noi la nostra sete di Verità e di Giustizia, e avremo ancora in mano la nostra agenda rossa, un’agenda rossa che ora fa paura a tutti. Mobilitiamoci tutti, ognuno di noi si impegni a far venire quante altre persone può, in una catena che non deve avere fine. Adesso hanno paura e si stanno muovendo, cominciano a muovere le loro pedine, Rutelli, Violante, il PG di Caltanissetta Barcellona, noi dobbiamo agire più rapidamente di loro, impedire che fermino Sergio Lari, Antonio Ingroia, Nino Di Matteo, non lasciamoli soli, impediamo che chiudano la bocca a Massimo Ciancimino, che si muova il CSM, facciamogli capire che dovranno passare sui nostri corpi, che dopo 17 anni non ci lasceremo strappare ancora una volta la verità. Il nostro grido di RRRESISTENZAAAAA deve essere un urlo nelle loro orecchie, un urlo gridato da vicino, sotto le finestre di quei palazzi in cui sono in tanti a sapere ed ad avere occultato la verità. Il 19 luglio in via D’Amelio abbiamo fatto scoccare la scintilla, ora è necessario l’incendio.

 

Salvatore Borsellino

 

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Da sinistra in alto in senso orario: il Procuratore Capo di Caltanissetta Sergio Lari, il Procuratore Aggiunto di Palermo Antonio Ingroia,
il Sostituto Procuratore di Palermo Antonino Di Matteo e il Procuratore Aggiunto di Palermo Roberto Scarpinato

[youtube:www.youtube.com/watch?v=8na4ZtoHYCM]
fonte: MartinaDiGianfelice

Le informazioni sulla manifestazione “Agenda Rossa” sono articolate in nove sezioni:

1) Programma della manifestazione – Roma – sabato 26 settembre

2) Diretta streaming

3)
Fiaccolata in sostegno del Prefetto Bruno Frattasi – Latina – venerdì 25 settembre

4) Comunicati stampa

5) Suggerimenti per il pernottamento a Roma

6) Presidio a Milano – Agorà – sabato 26 settembre


7) Il BLOG del “Popolo delle Agende Rosse

8) Approfondimenti sulle sentenze definitive riguardanti mandanti ed esecutori delle stragi del 1992-93

9) Link utili

 

1) Programma della manifestazione – Roma – sabato 26 settembre

 

Volantino a colori Volantino in B/N

I volantini scaricabili in Pdf


Ore 14.00 – p.zza Bocca della Verità
: raduno dei partecipanti


Ore 15.30
: partenza del corteo delle “Agende Rosse” verso p.zza Navona (percorso: piazza Bocca della Verità, via Petroselli, via del Teatro Marcello, costeggiamento di piazza Venezia, via San Marco, via delle Botteghe Oscure, largo Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele, piazza San Pantaleo, piazza Navona)


Ore 17.30: p.zza Navona
: interventi dal palco da parte di cittadini, rappresentanti della società civile e giornalisti


Ore 20.00 circa
: termine della manifestazione (sarà possibile uno sforamento dell’orario indicato dato che gli interventi previsti sono numerosi e significativi)

Oltre alle iniziali adesioni a questa manifestazione di Sonia Alfano, Gioacchino Genchi, Pino Masciari, Benny Calasanzio, negli ultimi giorni si sono aggiunti quelle di Luigi de Magistris, Giuseppe Lumia, Marco Travaglio, Carlo Vulpio, Gianni Lannes, Giulio Cavalli, la redazione di ANTIMAFIADuemila e Antonio Di Pietro che si è offerto di aiutarci a sostenere gli oneri economici di questa manifestazione senza per questo pretendere di toglierle il suo carattere di manifestazione spontanea e popolare anzi ribadendomi che questo ne deve essere il carattere.


Il nuovo percorso del corteo è stato ottenuto grazie alle preziosa collaborazione di Serenetta Monti ed è quello che avevamo auspicato in vista dell’elevato numero di persone che giungeranno a Roma da ogni parte d’Italia. Ad oggi sono 1600 le sole persone che hanno già aderito su facebook e che si uniranno ai residenti a Roma e dintorni per partecipare a questa manifestazione a sostegno dei magistrati che lavorano per la ricerca della Verità e della Giustizia e che per questo vengono sottoposti a inqualificabili attacchi da parte del sistema di potere.



Appello per partecipare alla manifestazione a Roma

“Abbiamo una grande occasione per manifestare la nostra rabbia e la nostra opposizione dura e determinata verso le manovre già iniziate per fermare ancora una volta la giustizia ed impedire che emerga la verità sulle stragi del ’92 e del ’93 che stanno alla base dell’attuale sistema di potere. Occorre moltiplicare gli sforzi di tutti, ripeto tutti, per fare di questa manifestazione l’inizio dell’incendio purificatore che dovremo portare in tutte le città d’Italia. Utilizziamo in ogni maniera possibile la rete, ultimo baluardo della nostra democrazia, per fare arrivare dovunque la nostra “chiamata alle armi”, per svegliare i dubbiosi, gli indecisi ed i sedentari. Solo gravi motivi economici, di salute, di età o l’impossibilità reale di lasciare il lavoro deve impedire di partecipare a questo atto di resistenza attiva. Non è più tempo di parole, è venuta l’ora di mettersi in gioco in prima persona, non di delegare. Sapete tutti qual è la conseguenza delle deleghe, si permette alla violenta reazione del potere di concentrare la sua azione su chi invece questo sistema di potere sceglie di combattere in prima persona.

C’è bisogno di tutti, nessuno si imboschi dietro la tastiera del suo computer ma scenda, come è necessario, sul campo di battaglia”.

Salvatore Borsellino


Da Chiara Manetti i suggerimenti per arrivare in loco:

“Carissimi, nella speranza di aiutare quanti di voi arrivano a Roma in treno, vi segnalo il percorso per raggiungere piazza Bocca della Verità:

Uscire dalla Stazione (uscita principale) e recarsi ai capolinea dell’ATAC (davanti alla stazione)
Prendere la linea 170 (AGRICOLTURA)
Scendere alla fermata BOCCA DELLA VERITA’

Per quanti non facessero in tempo ad arrivare alle 14 in piazza Bocca della Verità e volessero venire direttamente a piazza Navona:
Uscire dalla Stazione Termini (sempre dall’ingresso principale)
superare i capolinea ATAC, attraversare la strada e recarsi al capolinea del 64, una volta saliti sul 64 scendere alla prima fermata di Corso Rinascimento (subito dopo largo Argentina).”




Per avere informazioni su pullman in partenza da altre città italiane con destinazione Roma è possibile iscriversi al gruppo facebook della manifestazione oppure inoltrare un mail all’indirizzo 19luglio2009@gmail.com

Documenti per la manifestazione
Emiliano Morrone e Alex Cimino hanno scritto in occasione della manifestazione di Roma la canzone RESISTENZA che canteranno assieme dal palco di Piazza Navona:

 

Resistenza

Questo stato è originato dalle stragi nello Stato.
Quel ministro ha dichiarato: “non ricordo cosa è stato,
Borsellino, un magistrato, mi onorava da insediato”

Tanto Stato lì c’è stato, riveriva il nominato.
Un boato e dilaniato quello Stato dello stato
che ha lottato per lo Stato, investigato,
lacerato il suo corpo, dissipato,
funestato dall’eccidio anticipato.

Per anni in propaganda la sua agenda hanno occultato,
ma non hanno spezzato la sua voce e il suo coraggio
che s’alza nelle piazze, per le strade, contro il patto
tra pezzi dello Stato ed Antistato all’arrembaggio.

Questo Stato alimentato dall’inganno e dal reato,
dal castello sul sagrato quell’ordigno hanno azionato,
nel segreto scellerato di un agente sconsacrato,
traditore dello Stato, servitore d’apparato,

 

Spatuzza, Ciancimino e poi finanche il sommo capo
han detto che lo Stato ha negoziato; è verbo sciapo?
Nasceva in quel frangente, è cosa vera, un nuovo corso:
misteri, uno stalliere, un condannato, no al rimorso.
 
Questo Stato s’è formato col ricatto amplificato,
un signore ha comperato il silenzio e generato
un’Italia senza testa ed un sistema trapiantato
che ha disfatto la memoria e la giustizia sotterrato.

E se parli, scavi o gridi ti distrugge con i fidi,
che si prestano per loggia mentre lui si gonfia e sfoggia
prestazioni e risultati, sei nel baratro e ci ridi,
non importa, sei contento: mentre crepi, tanta in règia.

Per anni in propaganda la sua agenda hanno occultato,
ma non hanno spezzato la sua voce e il suo coraggio
che s’alza nelle piazze, per le strade, contro il patto
tra pezzi dello Stato ed Antistato all’arrembaggio.

(Emiliano Morrone e Alex Cimino)

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Fonte immagine: album facebook di Dino Capasso

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Fonte immagine: Associazione Grilli Ternani

2) Diretta streaming

La manifestazione “Agenda Rossa” sarà trasmessa in diretta streaming sul BLOG di Beppe Grillo.


3) Fiaccolata in sostegno del Prefetto Bruno Frattasi – Latina – venerdì 25 settembre

Il giorno venerdì 25 settembre, cioè il giorno prima di questa manifestazione, si svolgerà a Latina, con partenza alle ore 21 da Piazza del Popolo ed arrivo alla Prefettura una fiaccolata a sostegno del coraggioso Prefetto di Latina Bruno Frattasi. Chi abitasse a Roma e dintorni o si trovasse  già a Roma il 25 per la manifestazione del 26 è invitato a partecipare alla fiaccolata. Io lo farò sicuramente e avrò in una mano la fiaccola per il prefetto di Latina e nell’altra la mia Agenda Rossa per i magistrati delle procure di Palermo e Caltanissetta. La lunga marcia dell’antimafia e in difesa della Giustizia, iniziata il 18 luglio a Palermo, continua e niente e nessuno riuscirà a fermarci.


4) Comunicati stampa

5) Suggerimenti per il pernottamento a Roma

Riportiamo una lista di indirizzi per prenotare ostelli oppure hotels a Roma nelle vicinanze della stazione Termini FS. Ci sono soluzioni a 20 per un letto in camerata oppure 35 a testa per una stanza doppia con bagno privato, oppure poco più di 30 per la doppia con bagno condiviso.

Questi sono i LINK:

http://www.cristinahouse.com/rome_accommodations/termini_rooms.htm

http://www.cristinahouse.com/roma/ostello_a_roma.htm

http://www.sandyhostel.com/component/option,com_wrapper/%20Itemid,102/

http://www.58viacavour.it/camere.html

http://www.romesweethome.it/?lang=it

http://it.hostelrome.com/


6) Presidio a Milano – Agorà – 26 settembre


In concomitanza con la manifestazione promossa da Salvatore Borsellino a Roma, si terrà a Milano un presidio (Agorà) organizzato dall’associazione Qui Milano Libera. Il presidio è fissato per sabato 26 settembre in via dei Mercanti nei pressi di piazza Duomo, dalle ore 16,30 alle 20, ed è organizzato assieme alle associazioni Casa della Legalità, Le GirandoleLegalità Organizzata ed il Meetup Grilli-Milano.  L’obiettivo dell’iniziativa è chiedere verità e giustizia sulle stragi politico-mafiose del biennio 1992-1993. A sostegno delle nuove indagini che da Palermo a Milano provano a far luce su complici e mandanti dal volto coperto.

Come già nell’appuntamento del 19 luglio, segno distintivo della manifestazione sarà un’agenda o un cartoncino di colore rosso, che i partecipanti sono invitati a portare con sè, in memoria dell’agenda personale di Paolo Borsellino misteriosamente scomparsa subito dopo la strage di via D’Amelio.

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7) Il BLOG del “Popolo delle Agende Rosse”


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8) Approfondimenti: le sentenze definitive riguardanti mandanti ed esecutori delle stragi degli anni 1992-93

[youtube:www.youtube.com/watch?v=HzDStunJBjs]
Fonte: MartinaDiGianfelice



a) Le stragi del biennio ‘92-93: le conclusioni delle sentenze definitive della Magistratura riguardo al piano eversivo di Cosa Nostra e all’esistenza di mandanti ed esecutori della strage di via D’Amelio esterni all’associazione criminale

Negli anni 1992-93 l’organizzazione criminale denominata Cosa Nostra sferrò in Italia un attacco senza precedenti alle Istituzioni democratiche del paese ed ai suoi cittadini. In quel terribile biennio l’associazione criminale mafiosa pianificò e realizzò una serie di stragi efferate nelle quali furono uccise ventuno persone ed i feriti si contarono a decine: magistrati, agenti di Polizia, vigili del fuoco, semplici cittadini. Furono sventrate autostrade, devastati interi quartieri e messo a ferro e fuoco il patrimonio artistico del paese. Per la prima volta nella sua storia Cosa Nostra attaccò frontalmente lo Stato con il tritolo al di fuori della Sicilia. La strategia delle bombe si fermò improvvisamente nell’ottobre del 1993 quando l’organizzazione mafiosa era sul punto di far scoppiare un’autobomba al passaggio di un pullman carico di decine di Carabinieri all’esterno dello stadio Olimpico di Roma.

Nel corso degli ultimi diciassette anni un gruppo di magistrati e membri delle forze dell’ordine ha individuato e perseguito penalmente i mandanti e gli esecutori materiali di questi eccidi interni a Cosa Nostra, ma permangono spesse zone d’ombra sull’identità dei soggetti esterni all’organizzazione criminale che con questa hanno interagito nella dinamica del piano stragista. Per quanto riguarda la strage di via D’Amelio (19 luglio 1992), la sentenza definitiva BORSELLINO BIS (3 luglio 2003) ha accertato l’esistenza di soggetti esterni all’associazione Cosa Nostra “in qualche modo interessati a condizionare i moventi e i ragionamenti dei malavitosi e\o in certe circostanze a svolgere una vera e propria opera di induzione al delitto”. Nel caso della strage di via dei Georgofili (27 maggio 1993) la magistratura ha riconosciuto con sentenza definitiva (6 maggio 2002) per i mandanti ed esecutori della strage interni a Cosa Nostra l’aggravante dell’aver agito per finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine costituzionale, mettendo nero su bianco che le stragi compiute nel 1993 dall’associazione mafiosa nel continente puntarono a destabilizzare l’ordine democratico del paese.


b) Le conclusioni delle sentenze definitive riguardo alla trattativa avviata dopo la strage di Capaci (23 maggio 1992) da alcuni membri delle forze dell’ordine con i vertici di Cosa Nostra

Tanto nella sentenza BORSELLINO BIS sulla strage di via D’Amelio quanto nella sentenza sulle stragi di via dei Georgofili ed in continente nel 1993 è stata ritenuta provata l’esistenza di una trattativa con i vertici di Cosa Nostra avviata da alcuni appartenenti alle forze dell’ordine subito dopo la strage di Capaci (23 maggio 1992) e proseguita nei mesi successivi per il tramite di Vito Ciancimino. Da un lato i capi di Cosa Nostra puntarono alla revisione della sentenza definitiva del maxiprocesso (30 gennaio 1992) e ad un forte indebolimento dell’azione repressiva dello Stato nei confronti dell’organizzazione criminale. Dall’altro lato alcuni membri del reparto operativo speciale (ROS) dei Carabinieri avrebbero mirato ad aprire un canale di comunicazione con i capi di Cosa Nostra inizialmente “finalizzato all’immediata cessazione della strategia stragista (motivazioni sentenza di appello, pag. 765, 18 marzo 2002). Al di là degli scopi reali o dichiarati degli autori di questo “dialogo”, la sentenza BORSELLINO BIS ha stabilito che tale trattativa è stata una della cause che ha determinato l’accelerazione della fase esecutiva della strage di via D’Amelio e la sentenza relativa a mandanti ed esecutori della strage di via dei Georgofili ha concluso che “l’iniziativa del ROS (perché di questo organismo si parla, posto che vide coinvolto un capitano, il vicecomandante e lo stesso comandante del Reparto) aveva tutte le caratteristiche per apparire come una “trattativa”; l’effetto che ebbe sui capi mafiosi fu quello di convincerli, definitivamente, che la strage era idonea a portare vantaggi all’organizzazione” (motivazioni sentenza di primo grado, pag. 1590, 6 giugno 1998).

c) I recenti sviluppi delle inchieste sulle stragi del biennio ‘92-93

In questi diciassette anni un gruppo di Uomini della magistratura e delle forze dell’ordine ha fatto tutto il possibile per cercare di individuare tutti i colpevoli delle stragi del ‘92-93 e di mettere a fuoco le modalità concrete e i nomi di tutti i protagonisti della trattativa tra Cosa Nostra e pezzi delle Istituzioni, trattativa che verosimilmente è proseguita anche dopo il termine della campagna stragista. Tuttavia questi investigatori hanno dovuto fare i conti con forti resistenze che sono pervenute dall’interno delle stesse Istituzioni e del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), resistenze che hanno pesantemente condizionato il proseguimento delle indagini.
Una cosa è certa: la magistratura da sola con i suoi strumenti non può arrivare alla conquista della verità. E’ necessario che ciascuno di noi faccia la propria parte e contribuisca al raggiungimento di questo obiettivo, il pieno disvelamento dei nomi di tutti i responsabili delle stragi del 1992-93 e di coloro che dall’interno delle Istituzioni e del mondo politico-imprenditoriale hanno scelto di interagire e trattare con Cosa Nostra in quel progetto eversivo caratterizzato da un dialogo a colpi di bombe.
Nella primavera-estate del 2009 nelle inchieste ancora aperte su quelle stragi sono emerse importanti novità grazie alle indagini svolte sulla base delle dichiarazioni del collaboratore Gaspare Spatuzza e del dichiarante Massimo Ciancimino. Alcuni magistrati delle Procure della Repubblica di Caltanissetta, Palermo, Firenze e Milano stanno dando il meglio delle loro capacità umane e professionali per fare fino il proprio dovere al fine di ricostruire pienamente i fatti accaduti in quegli anni terribili ed individuare volti e responsabilità dei coautori delle stragi ancora rimasti nell’ombra.


d) Gli scopi della manifestazione del 26 settembre a Roma

Con la manifestazione che stiamo organizzando a Roma per sabato 26 settembre vogliamo dare un segnale forte e chiaro a quei Magistrati che in questa battaglia per la ricerca della verità non sono soli e che noi siamo al loro fianco. Come a Palermo ci siamo presentati lunedì 20 luglio davanti a palazzo di giustizia per sostenere i magistrati palermitani impegnati in delicatissime indagini sul nodo mafia-politica e sulla complicità di pezzi delle Istituzioni con Cosa Nostra, così il 26 settembre percorreremo in corteo le strade di Roma per chiedere che a questi magistrati, a quelli di Caltanissetta, Firenze e Milano titolari delle inchieste sulle stragi del 1992-93 siano dati tutti i mezzi e l’appoggio necessari per portare a termine il proprio lavoro. Tutte le Istituzioni devono aver chiaro che in questa lotta le forze migliori dello Stato non sono isolate e che anche la società civile pretende piena Giustizia. Il simbolo della nostra richiesta di verità e della nostra rabbia sarà un agenda rossa, la stessa che abbiamo portato in mano il 19 luglio 2009 per le strade di Palermo e di tante altre città italiane, la stessa agenda che il 19 luglio 1992 è stata trafugata dalla borsa di Paolo Borsellino pochi minuti dopo lo scoppio della bomba in via D’Amelio a Palermo.
La conoscenza dello scenario in cui maturarono le stragi di quella stagione e dei moventi che spinsero gli autori a compiere quei delitti efferati non è necessaria solamente per la definizione delle responsabilità penali degli assassini, ma anche per capire il presente. Quelle stragi contribuirono infatti ad accelerare bruscamente un’involuzione del quadro politico nazionale e non potremo mai comprendere fino in fondo le ragioni dell’attuale gravissimo degrado del panorama morale ed istituzionale del paese senza aver fatto piena luce sulle trattative che a partire da quel contesto ebbero luogo tra Cosa Nostra e pezzi della classe dirigente italiana. “La seconda Repubblica affonda i suoi pilastri nel sangue”, ha detto il Procuratore Aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, ma “è giunta l’ora della verità”, come ha scritto il giornalista Giorgio Bongiovanni. Nelle Istituzioni ci sono certamente numerosi individui che sanno molto di quelle trattative ed è venuto il momento che comunichino all’autorità giudiziaria quanto a loro conoscenza. Noi cittadini faremo fino in fondo la nostra parte per stare vicino a chi dall’interno delle Istituzioni sta combattendo questa difficile battaglia per la ricerca della verità.

Marco Bertelli



9) LINK utili

a) Il sito curato dall’Associazione tra i familiari della strage di via dei Georgofili

b) Sentenza d´appello BORSELLINO BIS emessa dalla Corte di Assise di Appello di Caltanissetta presieduta dal dott. Francesco Caruso il 18 marzo 2002

c) Sentenza di primo grado sulla strage di via dei Georgofili emessa dalla Corte di Assise presieduta da Gaetano Tommaselli il 6 giugno 1998

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