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Lettera di Rachele Turra

Ciao Salvatore,
Mi chiamo Rachele, ho 17 anni e sono una delle migliaia di studenti di Verona a cui oggi hai parlato.
Appena hai letto la lettera di quella ragazza, Martina, mi sono riconosciuta in lei… Molte sono le cose che ci legano, entrambe frequentiamo un liceo linguistico ma soprattutto entrambe abbiamo molti sogni, il più grande di tutti, è combattere la mafia.
Come Martina, da tre anni a questa parte, so che la cosa che voglio fare nella mia vita, è combattere questo tumore del nostro paese, perchè la mafia è un vero e proprio tumore, partito da un punto in particolare, in questo caso la sicilia, e che piano piano ha iniziato a sviluppasi all’interno del nostro paese, e credo che se le cose andranno avanti così, arriverà ad occupare ogni singolo metro quadrato dell’Italia.
Finito il liceo voglio andare a Roma, voglio fare il concorso e voglio diventare un magistrato antimafia, per portare avanti le idee, i sogni, le speranze di un’Italia migliore, ideali che tuo fratello portava nel cuore e che cercava di trasmettere a qualsiasi persona…
Non ci sono molte persone che approvano la mia scelta, a cominciare dai miei genitori, che vorebbero vedermi al sicuro e con una famiglia tranquilla. Non credo che loro non siano abbastanza intelligenti per capire l’importanza di ciò che voglio fare, semplicemente credo che non si siano mai posti il problema della mafia, pensando che, ad ogni modo, qualcuno che la combatte c’è sempre.
Ma non è così: e se ogni persona la pensasse allo stesso modo? La mafia, se è possibile, diventerebbe un tutt’uno con il concetto d? Italia, la mafia diventerebbe l’Italia.
Ma io sono convinta, che finchè ci sono persone come te, che portano la loro testimoninza, giovani come me, che ci credono ancora in un’Italia libera, allora c’è speranza, e dobbiamo continuare a lottare …
“Il profumo della libertà”, sono parole di Paolo… Vorrei svegliarmi un giorno e riuscire a sentire questo profumo… I miei amici dicono che questa è una cosa da pazzi.. beh… forse è anche per questo che ci credo…
Voglio diventare un magistrato antimafia per riuscire a dare un senso a tutte quelle vite che sono state portate via.. a tutto il sangue versato barbaramente…
Perchè credo che non sia possibile che nel 2008 delle vite umane valgano così poco…
Ti ho scritto, caro Salvatore, per gridarti con tutta la voce che ho, che tuo fratello non è morto inutilmente… I suoi sogni e le sue speranze,vivono nei giovani come Martina e come me…
 

Rachele T.

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