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Lettera a Matteo Messina Denaro


Matteo Messina Denaro chi ti scrive è una disabile.
Sappiamo che sei in fin di vita.
Sei ancora in tempo per rinunciare al male, almeno in questi ultimi istanti di vita terrena. Ti esorto a liberare sia te stesso, sia noi dal male che tu stesso hai contribuito a creare. Un male che protegge politici corrotti, che toglie risorse ai bambini, ai disabili, agli anziani, ai malati, che causa migliaia di assassinii e suicidi per chi trova troppo stretto il cappio della vostra ingordigia, che spinge verso l’autodistruzione di una guerra nucleare.
Tu conosci bene i responsabili che drenano risorse immense dei nostri sudati risparmi verso le casse dei potenti insaziabili, togliendo linfa vitale a chi ha bisogno. Il male che ti ostini a coprire col silenzio mortale vorrebbe renderci sempre più poveri nel corpo e nello spirito.
Non illuderti, la parte sana dell’umanità terrestre continuerà a lottare perché al centro di tutto venga finalmente collocato l’ESSERE UMANO e non il profitto: ci avete reso poveri nella materia ma non incoscienti, né rassegnati.
Con la tua collaborazione o senza, noi andremo avanti!
Con l’augurio che il tuo ultimo respiro possa donarti la luce e la vista. E la parola.

Ti auguro soprattutto di guarire in tempo da una disabilità che non risparmia nemmeno l’aldilà, quella dell’anima.

Alessandra Rossi di Verona

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