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La “giustizia scomparsa”

A Pordenone, il 7 dicembre, c’è stato un convegno organizzato dalla funima international per parlare della “giustizia scomparsa”. Oltre ai fondatori dell’associazione, erano previsti ospiti come Salvatore Borsellino e Luigi De Magistris.
 
La funima international (www.funimainternational.org) è un’associazione onlus fondata nel 2005 da Raul Bagatello, formata da volontari che cercano di aiutare le popolazioni che ancor oggi subiscono gravi violazioni dei diritti umani, quali la mancanza di cibo e d’acqua e di strutture sanitarie e scolastiche adeguate. L’associazione opera principalmente in Argentina, Paese dal quale proviene il suo fondatore, ma anche in Paraguay e Uruguay.

Inutile dire che come tutte le associazioni umanitarie fondate da volontari lasciati alla deriva dalle autorità (ma se i governi facessero il loro dovere, non ci sarebbe bisogno che cittadini “normalissimi” creino da sé queste associazioni, no?), c’è un gran bisogno di fondi per poter aiutare queste popolazioni e per poter concretizzare validi progetti.
Nel loro sito si possono trovare tutte le informazioni necessarie e quelle relative ai progetti realizzati.
Inoltre organizzano diversi convegni in giro per l’Italia per promuovere le loro iniziative e per far conoscere la realtà delle popolazioni che vivono nella miseria e che hanno bisogno di essere aiutate da tutti.

Uno dei sostenitori di questa associazione è Giorgio Bongiovanni, che io non conoscevo.
Bongiovanni, oltre ad avere una storia personale quantomeno curiosa (è stigmatizzato) è, per così dire, un gran sostenitore della Verità.
E’ fondatore di una rivista che vorrebbe informare la gente sulla mafia e sulla politica – e soprattutto sugli intrecci tra mafia e politica – (www.antimafiaduemila.com) ma che non ha gran successo di riuscita dato che le stampe vengono spesso boicottate.
E’ anche curatore - e autore – di libri tra cui uno su Borsellino (giustizia e verità), che non credo si trovi facilmente in libreria.
Insomma, questo mi basta e avanza per incuriosirmi molto sulla sua persona e per spingermi a fare delle ricerche approfondite.
 
Il convegno è stato diviso in due parti: nella prima è stata presentata soprattutto l’associazione con le varie problematiche che cerca di risolvere e sono intervenuti i fondatori dell’associazione (Bagatello, Bongiovanni) e altri relatori, tra cui Guido Barbera (presidente cipsi : www.cipsi.it).
Nella seconda invece si è discusso più di politica e di “giustizia” (scomparsa, appunto) ed è intervenuto l’unico ospite che alla fine è potuto venire, ossia Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino:

Oltre ad aver fatto molte foto durante il convegno, sono riuscita a filmare anche diversi minuti dell’intervento di Borsellino ma purtroppo ho problemi a scaricare i video e, pur provandoci da due giorni, non sono ancora riuscita a risolverli.
E’ un peccato perché tutti dovrebbero poter ascoltare le parole di Borsellino : parole di un uomo sofferente per le ingiustizie che subisce almeno da quel maledetto 19 luglio del 1992, quando gli hanno ammazzato il fratello:

prima parte

[youtube:www.youtube.com/watch?v=2lL7Eihi4lE]

seconda parte


[youtube:www.youtube.com/watch?v=z_30vjJ70Hg]

terza parte


[youtube:www.youtube.com/watch?v=pn3fAGRmJe4]

quarta parte


[youtube:www.youtube.com/watch?v=dnJG4Z_8VbI]


fonte: lagiovanecaufield
 


La storia di Paolo Borsellino la conosciamo tutti, mi auguro.
Ma quello che non tutti conosciamo sono i retroscena di quell’attentato.
Non avendo preso appunti non posso rischiare di riportare notizie che sarebbero senz’altro inesatte e sommarie ma il succo di quel discorso mi ha permesso di farmi un’idea ben precisa di come siano andate le cose e di togliermi qualsiasi eventuale dubbio che potessi avere : Paolo Borsellino e Giovanni Falcone (ma anche il pool di magistrati che si era formato, senza dimenticare tutte le persone che facevano parte della scorta) è stato fatto fuori da quello stesso Stato per il quale loro cercavano di lavorare onestamente e con gran coraggio.
Gli esecutori materiali di quelle stragi potranno anche essere i mafiosi, ma i mandanti, come per altri casi eclatanti (vedi Pasolini), occupano posti ben in vista… talmente ben in vista da risultare intoccabili.
Se non bastasse c’è anche un film (che di inventato avrà al massimo la parte “romanzata”, quella che dà della famiglia del Magistrato un’immagine di famiglia ideale, modello quasi) che è stato fatto su Paolo Borsellino e che spiega con chiarezza il lavoro dei due Magistrati, e di come siano stati lasciati soli proprio da chi avrebbe dovuto proteggerli. Soli e nelle condizioni peggiori che si possano immaginare, cercando di mettere loro i bastoni tra le ruote e facendoli fuori quando era chiaro che avrebbero sollevato un polverone mai visto, in Italia, se solo avessero potuto continuare a svolgere il loro lavoro.
Basti pensare a tutti gli arresti fatti in quegli anni, oltre al maxiprocesso degli anni ’80…
Le cose sono molto peggiorate, dopo il 1992. Aveva ragione Antonino Caponnetto a dire, visibilmente turbato e sotto shock dopo l’attentato a Borsellino, che era finito tutto.
Certo che è finito tutto! Dopo di loro non era più possibile coltivare la speranza. E la gente la si mette a tacere facilmente, malgrado l’esplosione di rabbia avvenuta durante i funerali di Borsellino… tutto torna al suo posto, alla normalità. La gente non ha memoria, è facile così rimetterla nel suo recinto.
E così è stato.
 
Per quanto mi riguarda, nonostante mi renda conto che sta succedendo la stessa ignobile ingiustizia anche a De Magistris, non credo che si “rischierà” mai di tornare a quegli anni, a quella sete di giustizia e di verità. Ci hanno in pugno perché ci manovrano in mille modi, dalla falsa informazione ad un fascismo sempre più subdolo, che piano piano ci spegne come un cancro che non possiamo vedere.
E allora io non so davvero per cosa sia giusto lottare, se sia utile, e a chi, sprecare tanta energia per cercare di risvegliare le coscienze, quando faccio tanta fatica per mantenere sveglia persino la mia, di coscienza!
Ecco, ascoltando Salvatore Borsellino domenica scorsa, ho pensato soprattutto a questo. Mi sono chiesta a che cosa sia servita la guerra di Falcone e Borsellino se adesso, 16 anni dopo, siamo a questi ignobili risultati.
Ma voi la conoscete la storia di De Magistris? C’è qualcuno che sa che le notizie dei telegiornali, dei giornali e delle radio di questi giorni sono tutte balle abnormi? Io vi consiglio di andarvi a leggere l’intervento di Travaglio sul blog di Beppe Grillo che spiega bene tutta la vicenda : http://www.beppegrillo.it/2008/12/passaparola_lun_8/index.html?s=n2008-12-08
 
Quanto ha ragione Salvatore Borsellino nel dire che abbiamo un gran bisogno di eroi!
Fortuna che qualche eroe nella storia c’è stato davvero e l’abbiamo avuto anche noi.
 
Per concludere, De Magistris non è riuscito ad arrivare perché ha perso l’aereo (inutile citare la compagnia….): era allora in programma un suo intervento attraverso skype ma non è stato possibile neanche questo, anche se non ci è stata data una spiegazione concreta.
L’ipotesi che ci hanno dato è che, dato che ogni sua parola in questo momento viene strumentalizzata dai media, ha preferito tacere.
Direi che come esempio di “giustizia scomparsa” - e paese antidemocratico – sia stato perfetto.

Sara Sacilotto 

Fonte: il Paradiso all’improvviso

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