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Il ritorno del principe


“Il potere non è nel Consiglio comunale di Palermo. Il potere non è nel Parlamento della Repubblica. Il potere è sempre altrove. Lo stato per me è la Costituzione e la Costituzione non esiste più.”
Leonardo Sciascia

Non è vero che la mafia è quella che si vede in tv, e che i corrotti e i criminali sono una malattia della nostra società. Qui, in Italia, la corruzione e la mafia sembrano essere costitutivi del potere, a parte poche eccezioni (la Costituente, Mani pulite, il maxiprocesso a Cosa nostra). Ricordate il Principe di Machiavelli? In politica qualsiasi mezzo è lecito. C’è un braccio armato (anche le stragi sono utili alla politica del Principe), ci sono i volti impresentabili di Riina, Provenzano, Lo Piccolo, e poi c’è la borghesia mafiosa e presentabile che frequenta i salotti buoni e riesce a piazzare i suoi uomini in Parlamento. Ma il potere è lo stesso, la mano è la stessa.

Il libro è questo: racconta il fuori scena del potere, quello che non si vede e non è mai stato raccontato ma che decide, fa politica e piega le leggi ai propri interessi. Ci avviamo verso una democrazia mafiosa? Gli italiani possono reagire, è già successo.

Il ritorno del principe                                            
di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato                 
Chiarelettere editore
Collana Reverse
pp. 368, prezzo 15,60
 
Dalle premesse degli autori
 
Roberto Scarpinato
Questo è un libro di storie «oscene» che nel loro intrecciarsi sui terreni della mafia, della corruzione e dello stragismo possono offrire una chiave per comprendere pagine importanti del passato e per decifrare il presente e il futuro… o forse la mancanza di futuro del Paese.
 
Saverio Lodato
Questo non vuole essere un libro sulla mafia.
Non è un libro sulle stragi. Non è un libro sulla corruzione. Semmai è la spietata radiografia che mostra la faccia scura e nascosta, la storia inconfessabile, di un Giano bifronte: lo Stato italiano.
Si sarebbe fatto ancora una volta il gioco del Principe rinunciando finalmente a una visione panoramica, pur nei limiti di un singolo libro, di mafia, stragi e corruzione, messe finalmente tutte insieme. È proprio in questo intreccio la chiave di volta per capire ciò che altrimenti resterebbe incomprensibile, indecifrabile, inspiegabile.
C’è un solo filo da scoprire, se si vuole dipanare l’intera matassa
.


Gli autori

Saverio Lodato, giornalista e scrittore, lavora per “l’Unità”. Tra i suoi libri, per Mondadori: La mafia ha vinto (con Tommaso Buscetta); Ho ucciso Giovanni Falcone (con Giovanni Brusca). Per Rizzoli: Trent’anni di mafia; Intoccabili (con Marco Travaglio); La linea della palma (con Andrea Camilleri).
 
Roberto Scarpinato è procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo, dove dirige il Dipartimento Mafia-economia. Ha lavorato con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e si è occupato di alcuni dei più importanti processi di mafia degli ultimi anni. È stato uno dei pm nel processo Andreotti.

In libreria dal 27 giugno
Fonte: www.chiarelettere.it

qui il video integrale della presentazione,con gli autori, David Lane, Giancarlo Caselli e Marco Travaglio
fonte: Micromega.net

 Qui il video dell’intervista di Corrado Augias a Roberto Scarpinato, andata in onda a “Le storie”, Rai3, il 17/10/2008
 

 

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