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Il crimine fatto Istituzione

Ricevo e pubblico con piacere un articolo di Giovanni Palmieri, giovane studente in giurisprudenza a Roma.

Il crimine fatto Istituzione

Chi governerà l’Italia nel corso dei prossimi anni? Chi rappresenterà talune Istituzioni del Bel Paese? Chi avrà il difficile compito di garantire e di affermare i valori e i principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale? La criminalità organizzata: la mafia, la ‘ndrangheta.

La penetrazione della criminalità nelle Istituzioni è, oggi, ancor più forte e incisiva di ieri. Ieri avevamo dei condannati e dei pregiudicati in Parlamento. Oggi abbiamo Istituzioni sporcate, macchiate da personaggi che non hanno senso dello Stato, personaggi dal passato e dalle amicizie inaccettabili per chi riveste una delle più alte cariche dello Stato. Personaggi siffatti rappresentano l’incarnazione perfetta di una mafia che entra nelle viscere delle Istituzioni, le rivolta e ne fa quel che vuole. Costoro rappresentano la mafia che si fa antimafia ed esalta nel proprio discorso di insediamento Falcone e Borsellino. Senza vergognarsi. Senza affliggersi.
Uomini senza dignità e senza morale dovrebbero avere almeno il coraggio di tacere e di inchinarsi dinanzi all’operato dei giudici del pool antimafia di Palermo degli anni ‘80 e ’90.
Eppure non hanno la dignità di star zitti e di lasciare che Paolo, Giovanni e gli altri martiri riposino in pace. Continuano ad ammazzarli ogni giorno e lo fanno dalle loro poltrone. Da quelle stesse poltrone sulle quali adagiavano e tacevano quando sarebbe stato necessario agire per salvare la vita di quei grandi uomini e per dare il colpo finale e mortale alla mafia.
Mentre la criminalità di ieri si infiltrava nelle Istituzioni, la criminalità di oggi dimora in esse. E se oggi un personaggio sospetto riesce ad imporsi ai vertici dello Stato, a farsi Istituzione, domani sicuramente riuscirà a sopraffare e a devastare quelle garanzie costituzionali e quella impalcatura democratica dell’Italia che dovrebbero rendere il nostro Paese libero. Speriamo non sia mai così!

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