“E’ la dimostrazione che non c’e’ bisogno di mettere mano alla Costituzione e di strumentalizzare queste vicende per far riaffiorare il tema della separazione delle carriere, l’obbligatorieta’ dell’azione penale e della riforma del Csm”.
Cosi’ il presidente e il segretario dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara e Giuseppe Cascini, commentano la decisione presa oggi dalla prima commissione del Csm di avviare le procedure di trasferimento d’ufficio per incompatibilta’ nei confronti del procuratore capo di Salerno, Luigi Apicella, e del pg di Catanzaro, Enzo Iannelli. “Oggi abbiamo avuto la dimostrazione – aggiungono i vertici dell’Anm – che il Csm e’ stato in grado di rispondere immediatamente ad una situazione estremamente delicata cosi’ come gia’ anche si era attivato il pg di Cassazione sul versante disciplinare. Ora attendiamo che altrettanta tempestivamente si attivi anche il ministro della Giustizia”. Con la decisione tempestiva del Csm, continuano Palamara e Cascini, “abbiamo avuto la riprova che il sistema giudiziario al suo interno ha a disposizione mezzi e strumenti per controllare le attivita’ e i comportamenti dei magistrati e accertare eventuali responsabilita’ commesse”.
(06 dicembre 2008)
in repubblica.it/ultimora/24ore h21.05
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