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Da Piazza Fontana alla Uno Bianca. Online la piattaforma cross-mediale ‘Stragi d’Italia’

C’è un prima e un dopo nella storia della nostra Repubblica e si trova esattamente lì, nel centro di Milano, alle 16.37 del 12 dicembre del 1969. La bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana fu il primo attacco terroristico in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale, fu la strage che sancì l’inizio degli anni di piombo. Seguiranno, solo per ricordare gli eventi più tragici e carichi di significato, l’Italicus, il Rapido 904, il 2 Agosto 1980 alla stazione di Bologna, i crimini della banda della Uno Bianca. Cinque stragi che provocarono complessivamente 154 morti e 705 feriti e segnarono la nostra storia recente.

La nuova piattaforma crossmediale Stragi d’Italia, realizzata dall’Associazione Documentaristi Emilia-Romagna insieme a oltre un centinaio di ragazze e ragazzi di quattro Istituti scolastici e con il sostegno della Regione attraverso la legge regionale 3/2016, ci permette di indagare la storia e l’evoluzione delle stragi di terrorismo in Italia, a cinquant’anni dall’inizio della strategia della tensione, ci aiuta a ricostruirne i momenti tragicamente più significativi, ci consente di ascoltare le voci e i ricordi delle vittime e dei testimoni, di rivedere le immagini di quei giorni. E’ infatti un’indagine a tutto campo quella che si trova all’interno del sito. Ci sono gli atti, i documenti ufficiali, le cronache dei giornali, le indagini storiche e i risvolti processuali ma c’è anche un altro aspetto, potente ed emozionante, capace di trasportarci completamente in quei decenni di dolore e violenza, sono le memorie e le storie dei protagonisti, le loro vicende umane, raccolte e raccontate dagli studenti che hanno partecipato al progetto e realizzato i materiali audiovisivi e interattivi originali che si trovano nella piattaforma.

Dall’inizio dell’anno scolastico cinque docenti associati DER (Alessandro Scillitani, Rita Bertoncini, Alessandro Quadretti, Enza Negroni, Giulio Giunti) hanno condotto i laboratori con il Liceo “Laura Bassi” di Bologna, il Liceo Artistico “Gaetano Chierici” di Reggio Emilia, il Liceo Statale “Giosuè Carducci” di Ferrara e il Liceo Scientifico “Fulcieri Paulucci di Calboli” di Forlì.
Ogni Istituto ha approfondito la storia di una delle stragi oggetto della ricerca e le ragazze e i ragazzi, sotto la guida dei documentaristi e in alcuni casi con la collaborazione della redazione regionale di Rai 3, hanno seguito lezioni pratiche sul reperimento e l’analisi dei materiali e delle fonti d’archivio, sul montaggio audio e video, sulla produzione delle interviste e la raccolta delle testimonianze.

Gli studenti sono stati così coinvolti in un percorso formativo che ha fornito loro anche conoscenze utili sul piano della ricerca storiografica e sulle tecniche della produzione audiovisiva, oltre a consentirgli di approfondire alcune tematiche che spesso non riescono ad essere indagate con particolare attenzione all’interno del ciclo scolastico. E’ aumentata la loro consapevolezza nei confronti degli anni delle stragi e del terrorismo e lo si legge nelle considerazioni che proprio le ragazze e i ragazzi hanno lasciato all’interno della piattaforma. “La storia è fonte incredibile di insegnamenti che solo apparentemente appaiono distanti da noi ma che, per motivazione o per collocazione storica, sono in realtà più vicini di quanto si possa pensare e credere” scrive Carlotta Milone della 5°H del Liceo Statale “Giosuè Carducci” di Ferrara, che ha lavorato sulla storia della strage di Bologna.

Il progetto, curato e coordinato da Enza Negroni e Elisa Mereghetti dell’associazione DER, nasce proprio con questo obiettivo, quello di far partecipare le giovani generazioni nel lavoro di ricerca storica. Nasce con le scuole e per le scuole, come momento di riflessione e strumento didattico, anche per il futuro.

Fonte: EmiliaRomagnaCreativa (8 maggio 2020)

 

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