“(Ho letto, ndr) sulla stampa un articolo di Emanuele Macaluso il quale commentava una mia nota apparsa su Critica Liberale e diceva `Mi ha colpito l´espressione paradossale che
L´etichetta puó colpire, ma il giorno dopo l´ex Presidente della Repubblica Oscar Scalfaro ha detto cose piú circonstanziate e piú dure di quelle che ho detto io e cioé ha detto che lo stesso Mussolini non aveva mai osato proporre o portare avanti leggi che potessero eliminargli le accuse ed i reati di cui si discuteva. Neppure Mussolini. Poi qua si sta a discutere se siamo o non siamo nel regime. No, non siamo nel regime, sennó io qua non potrei parlare e voi non sareste qui. Peró i rischi sono tremendi e le minacce perfino piú gravi di quelli
Sono passati sette anni dal discorso di Paolo Sylos Labini al Palavobis di Milano, ma le sue parole restano estremamente attuali e sono tornate vive nel discorso pronunciato da Salvatore Borsellino in Piazza Farnese a Roma il 28 gennaio 2009. Ció che forse Labini non immaginava é che il piú devastane e violento attacco all´autonomia della magistratura non sarebbe arrivato da pezzi della politica, ma dall´interno della magistratura stessa, come le recenti vicende relative ai “casi” Forleo, de Magistris e Salerno testimoniano in modo eclatante. La politica ha forse le responsabilitá minori in quello che sta succedendo nel mondo della magistratura e che sta avendo ripercussioni pesantissime sul bisogno di giustizia e sulla vita concreta di ciascuno di noi.
Paolo Sylos Labini ci manca molto.
(Marco Bertelli)
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