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APPELLO URGENTE


Cari amici e care amiche,


la situazione a Genova è sempre più problematica.
Da quanto stanno avanzando le inchieste sulla corruzione e l’infiltrazione mafiosa che coinvolgono i personaggi che da anni indichiamo, l’isolamento nei nostri confronti è sempre più pesante. Nonostante sia emerso chiaramente che avevamo visto (e denunciato) nella giusta direzione, e nonostante la stampa locale abbia dato ampio spazio a tutto questo, gli attacchi nei nostri confronti si moltiplicano. E calcolando che siamo solo all’inizio dell’azione giudiziaria, i prossimi mesi saranno ancora più pesanti.

Questo, comunque, è naturale e scontato: l’aspetto giudiziario è ancora lungo e la cosa che spaventa di più la “cupola” del Potere e della collusione è la presa di coscienza dei cittadini. Questo è quello che vogliono impedire, attaccando noi come i giornalisti che hanno il coraggio di scrivere. Hanno paura della corretta informazione. La coscientizzazione dei cittadini, infatti, rappresenta l’unica vera “arma” per scardinare quel “sistema” trasversale fondato su clientela, minaccia e ricatto. Per questo sappiamo, e non da ora, di essere “insopportabili”.

Noi non intendiamo cedere. In queste settimane abbiamo dovuto rallentare le pubblicazioni sul sito, perché stiamo lavorando nello stendere nuovi contributi per l’azione giudiziaria. Purtroppo ogni giorno giungono segnalazioni, da verificare e passare. Non è un lavoro facile, anche considerando che dopo l’ultimo attacco informatico lavoriamo su un solo PC. Sappiamo che dobbiamo resistere e cerchiamo di farlo. In questi ultimi giorni inoltre stiamo concentrando gli sforzi e le energie per chiudere su alcune questioni che potrebbero garantire di colpire (nuovamente e speriamo risolutivamente) la decina di Cosa Nostra attiva a Genova.

C’è un punto debole. O meglio: abbiamo un grande punto debole. Non abbiamo i mezzi economici per reggere. Purtroppo per fare i sopraluoghi e gli incontri occorre spostarsi e pur usando i mezzi pubblici vi è un costo. Non potersi spostare significa non poter andare a raccogliere segnalazioni, significa non poter verificare alcuni fatti.
Oltre a questo vi è un aspetto fondamentale: giovedì prossimo scadrà la proroga della bolletta telefonica e della linea Adsl (270 euro) e se non riusciremo a pagarla (siamo con la cassa zero) dovremo sospendere ogni pubblicazione sul sito, ogni comunicazione via e-mail o telefonica.
Saremo tagliati fuori!
Inoltre dovremo dotarci di un altro PC dopo la “devastazione” di quello che avevamo, ma per questo aspettiamo… ormai sappiamo di doverci arrangiare in una “eterna” emergenza.

All’appello che abbiamo lanciato alcuni mesi fa la risposta è stata bassissima (soprattutto da Genova e dalla Liguria!).

Per chi volesse promuovere più ampiamente l’invito a fare donazioni, vi inviamo anche i dati del conto corrente bancario.


CASA DELLA LEGALITA’ E DELLA CULTURA – Onlus
codice fiscale 95101230100
BONIFICO BANCARIO
Banco di Sardegna – Filiale I di Genova
IBAN: IT54T0101501401000070068890
SWIFT SARDIT3SXXX

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