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Uccidetelo! L’omicidio di Attilio Manca: UN CORPO ‘APPARECCHIATO’

08-05-2024 – Attilio Manca, nato a San Donà di Piave nel 1969, era un uomo dal sangue siciliano e dall’intelligenza vivace. Dopo una brillante carriera accademica, laureandosi con i massimi voti in Medicina presso l’Università Cattolica di Roma e specializzandosi in urologia, sembrava destinato a un futuro luminoso.
Nella prima puntata della serie “Uccidetelo! L’omicidio di Attilio Manca” ANTIMAFIADuemila racconta la storia della sua morte. Ufficialmente classificata come suicidio, si rivela essere un enigma avvolto da troppe stranezze e incongruenze. Le siringhe trovate nella sua casa, il corpo “apparecchiato” per una scena preimpostata, tutto sembra indicare che Attilio Manca è stato vittima di un assassinio camuffato. Ma chi avrebbe potuto avere interesse a uccidere un uomo così rispettato e stimato? E qui entra in gioco il caso del boss corleonese Bernardo Provenzano, un’ombra che si insinua nella tragedia: il boss era malato e aveva bisogno di cure mediche, e Attilio Manca, si sarebbe rifiutato di curarlo prima di un intervento chirurgico a Marsiglia. Potrebbe essere questa la chiave per comprendere il mistero della sua morte?
Le dichiarazioni di Carmelo D’Amico, collaboratore di giustizia, rivelano un coinvolgimento sinistro di Cosa Nostra e degli apparati deviati dello Stato. Un assassinio orchestrato in modo subdolo per coprire la latitanza di Provenzano.
E c’è persino un velato riferimento a un agente dei Servizi, Giovanni Aiello, soprannominato “Faccia da mostro”. Coincidenza o elemento chiave in questo intricato puzzle?

Luca Grossi (AntimaDuemila)

 

 

 

 

 

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