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Dove andremo a finire

E’ da questa frase del titolo che voglio iniziare ad esprimere alcune mie riflessioni in merito a quello che è stato il risultato elettorale di queste votazioni, perfettamente consapevole di quello che ci aspetta e di quello che sarà la distruzione totale del sistema della Giustizia in Italia.
Questa mattina, di ritorno dall’Università, mi sono resa conto che, nonostante quest’esito ci abbia lasciato amareggiati, i “pochi” che hanno continuato a camminare dritti sulla propria strada, che hanno saputo ascoltare ma soprattutto non dimenticare quello che è realmente Silvio Berlusconi, hanno abbandonato decisamente il sentimento di rassegnazione degli anni trascorsi e si preparano ad una dura lotta per il bene della società civile, non di fucili e di cannoni, ma di verità e legalità. 
Ebbene pur essendo convinta che in Italia le coscienze si stiano risvegliando oggi mi è accaduto qualcosa di particolare che nella sua semplicità mi ha fatto riflettere ancora di più sul progetto che abbiamo iniziato tutti assieme con questo sito: una signora, seduta accanto a me in metropolitana, notando sicuramente la mia espressione di rabbia mentre leggevo il giornale, mi si è avvicinata quando stavamo per scendere dicendomi questo ”Signorina, chissà dove andremo a finire con questo qui al Governo”, io soddisfatta da questa straordinaria telepatia le ho risposto “ Mah signora, probabilmente i magistrati finiranno per perdere il loro lavoro mentre i mafiosi continueranno a progredire sempre di più “.
Ora i Berlusconiani mi risponderanno che sono “comunista” per aver detto una frase del genere ovvero che sono “fascista”( visto che mi è stato detto anche questo ) ma siccome ho voluto andare oltre a quello che è il mio pensiero riguardo a Silvio Berlusconi e ai suoi fedeli seguaci, ho dato un occhiata a quello che pensano di questa vittoria gli altri Paesi Europei, in modo particolare il quotidiano tedesco di matrice liberale ( non comunista )
Sueddeutsche Zeitung scrive “La vittoria elettorale di Silvio Berlusconi rischia di rappresentare una sconfitta per l’Italia.[…] Gli Italiani hanno un debole per i patriarchi e per i commedianti. Silvio Berlusconi è entrambi e proprio per questo è destinato alla vittoria.[…] A dispetto dei pregiudizi, gli Italiani sono un popolo pessimista ( io avrei detto masochista ma sono opinioni personali )”.
E ancora il quotidiano della sinistra berlinese Die Tageszeitung scrive: “ Berlusconi ha fatto dimenticare i tanti scandali ed è riuscito a convincere di nuovo gli italiani. Grazie al suo potere mediatico e alla debolezza della sinistra”.
Tedeschi ubriachi, tedeschi rossi o tedeschi mentalmente disturbati? Nulla di tutto ciò. Semplice realtà dei fatti ed invito alla dignità per il proprio Paese.
Sempre dal famoso giornale di questa mattina apprendo che si sono già aperte le trattative per l’assegnazione dei Ministeri e mi chiedo, visto le già precarie condizioni in cui viene lasciato, chi sarà il Ministro della Giustizia che Berlusconi proporrà questa volta; ebbene ci sono due novità positive ( non è ironico ) che devo riconoscere se questa sarà la scelta definitiva: maggior spazio alle donne e affidamento di un incarico assai rilevante ad una persona esperta e competente in materia giurisdizionale. Mi riferisco difatti all’avvocato penalista Giulia Buongiorno.
Del suo passato per il momento mi basta solo ricordare la particolare esultanza accompagnata da un salto acrobatico in seguito alla lettura della sentenza definitiva del 15 ottobre 2004 che prosciolse Giulio Andreotti per prescrizione, di cui era avvocato difensore; se la sentenza definitiva fosse difatti giunta entro il termine di prescrizione del 20 dicembre 2002, Andreotti avrebbe potuto essere condannato in base all’articolo 416 del Codice Penale che prevede il reato di associazione per delinquere, cosiddetta associazione “semplice”, poiché il reato di associazione aggravata di stampo mafioso previsto dall’art. 416bis venne introdotto solo nel 1982 con la legge Rognoni-La torre.
E per finire vorrei esprimere il mio totale disgusto per le parole offensive e fuori luogo pronunciate dalla giornalista ( se così si può definire visto lo stile di scarsa elevatezza con cui scrive ) e politica Tiziana Maiolo, attualmente assessore alle Attività Produttive del Comune di Milano, contro Salvatore Borsellino, ospite ad Iceberg su Telelombardia.
Salvatore, dopo aver sentito l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini definirlo “amico” per controbbattere ad un suo precedente intervento, ha dovuto subire anche le accuse della Maiolo che dopo averlo interrotto o meglio dopo aver cercato di coprire con la sua stridula vocina l’ultimo suo intervento prima del saluto, si è pure sentito dire “Non faccia il nevrastenico”  e  in seguito, invitata per altro al rispetto da parte dello stesso conduttore David Parenzo, ha finito in bellezza con il dire “che pur avendo rispetto di suo fratello, non può rispettare l’intera famiglia”. 
Ne ha avute anche per Marco Travaglio,in collegamento in diretta da Torino, definendo le sue parole “le solite sciocchezzuole di Travaglio” ; si è poi lasciata andare a dichiarazioni quali “Prodi ha vinto due volte solo perché aveva dentro Rifondazione Comunista” o ancora “Ringrazio Veltroni per aver sconfitto il comunismo”;a questo punto mi sembra di capire che il partito di Fausto Bertinotti rappresenti un po’ l’ancora di salvataggio di tutti, visto che anche la stessa Tiziana Maiolo è stata eletta per la prima volta in Parlamento nel 1992 con Rifondazione Comunista e poi eletta vice-presidente alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati.
Ha infine definito l’ex ministro Antonio Di Pietro “quello della toga e delle manette” e a questo punto non mi resta che concordare, senza aggiungere ulteriori commenti, con la risposta di Marco Travaglio:”Ci vorrebbero più toghe e più manette”.
 
Ora non mi resta che ringraziare Salvatore per le sue parole che riescono sempre a toccare il cuore e a innescare quella implacabile forza che ci aiuterà in questo progetto, ringrazio gli altri tre collaboratori e preziosi amici Marco Bertelli, Vanna Lora ed Enzo Guidotto, ringrazio il magistrato Felice Lima che continua a contribuire degnamente, ringrazio tutti voi ragazzi che continuate a  scrivere su questo sito e vi saluto con la voglia di continuare assieme a tutti voi e ancora più determinati di prima questo lungo e tortuoso cammino, ma che prima o poi ci porterà ad una uscita. 
 
“Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.” 
 
Ciao Paolo.

Desiree

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