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Dichiarazioni dell’On. Mancino e replica

Alla mia lettera aperta 19 Luglio 1992 : Una strage di Stato l’ On. Mancino ha ritenuto di dare una risposta con questa dichiarazione assolutamente inaccettabile in particolare nel punto in cui vuol far credere di ritenere possibile di avere incontrato Paolo Borsellino e di non ricordarsene

Quanto alle domande che oggi per la prima volta mi rivolge il fratello del compianto dottor Borsellino – continua – non posso che confermare cio’ che gia’ in due occasioni ho testimoniato davanti alla magistratura, e cioe’ che il giorno del mio insediamento al Viminale come ministro dell’Interno, il primo luglio 1992, ho salutato e sono stato complimentato da numerosissime autorita’ e persone, molte da me conosciute, molte incontrate per la prima volta in quella occasione.
Non posso escludere che tra questi vi fosse anche il dottor Paolo Borsellino, che comunque non aveva chiesto a me un incontro formale, ne’ lo aveva ottenuto
“. 

E’ vero – conclude il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura – invece che il dottor Borsellino si incontro’ con il Prefetto Parisi, allora capo della Polizia. Del contenuto di questo colloquio, io non sono stato portato a conoscenza.
Ho commemorato a Palermo e in altre localita’ il compianto dottor Borsellino e, nei diversi ruoli istituzionali che ho ricoperto, ho sempre intrattenuto buoni rapporti con la vedova e i familiari che ho avuto l’onore di incontrare.
Pur comprendendo l’amarezza del signor Salvatore Borsellino, devo ulteriormente precisare che ne’ allora ne’ oggi avevo ed ho alcuna ragione per non confermare un incontro che non c’e’ stato.
Perche’ mai proprio io, che ho combattuto la mafia e ho proposto leggi per ridimensionarne la presenza, avrei dovuto tacere?
“. 


Riporto di seguito la mia replica :

In merito alla persistenza delle lacune di memoria del sen. Mancino sull’incontro con Paolo Borsellino del primo Luglio 1992, evidenti dalla sua risposta alle mie dichiarazioni e preoccupanti per chi è stato chiamato alla vicepresidenza del CSM, ritengo mio dovere fargli notare quanto segue.
Se è vero che le dichiarazioni di un pentito come Gaspare Mutolo non possano assumere da solo valore probatorio se non suffragate da solidi riscontri è anche vero che di riscontro ne esiste almeno uno, e incontrovertibile, dato che è siglato dallo stesso Paolo Borsellino.
Nella sua seconda agenda, quella grigia in possesso dei suoi familiari, che, essendo stata lasciata a casa da Paolo il 19 Luglio non ha potuto essere sottratta come quella rossa, Paolo ha annotato :

1 Luglio ore 19:30 : Mancino

In quanto alla credibilità dello stesso Mutolo, il quale riferisce la frase di Paolo durante l’interrogatorio: “devo smettere perchè mi ha chiamato il ministro, manco mezzora e torno ….“, devo ricordare al sen. Mancino che è proprio grazie alle dichiarazioni di Gaspare Mutolo che il dott.Contrada, funzionario del SISDE, ha potuto essere condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione.

Inoltre lo stesso Vittorio Aliquò ha dichiarato di aver accompaganto Paolo fino alla soglia dell’ ufficio di Mancino, ed è impossibile credere che lo stesso non possa ricordare di avere incontrato non un qualsiasi magistrato tra i tanti  che quel giorno “venivano a complimentarsi per la mia  nomina” ma un giudice ad estremo rischio di vita che in quei giorni era al centro dell’attenzione di tutti gli Italiani.

Salvatore Borsellino

Milano, 17 Luglio 2007

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