fonte: www.antimadiaduemila.com
Al dottor De Magistris tutto il sostegno e l’augurio di buon lavoro dalla redazione di ANTIMAFIADuemila “
Durante l´intervista il dott. de Magistris é intervenuto anche sul cosiddetto “caso” Genchi:
AntimafiaDuemila: “Dopo il cosiddetto caso de Magistris é nato il cosiddetto caso Genchi. Anche qui noi abbiamo assistito ad iniziative disciplinari che sono completamente prive di fondamento. Ecco io le vorrei chiedere, il dott. Genchi sembra essere sempre da come emerge dalle notizie un po´ il dominus della situazione. In realtá lui aveva accesso a determinati settori dell´indagine come consulente”.
Luigi de Magistris: “Guardi il dominus delle indagini preliminari é il pubblico ministero. Il dott. Genchi era uno dei miei consulenti e collaboratori, ce ne avevo tantissimi, e conosceva complessivamente una parte delle investigazioni, non tutte, quelle di sua competenza. Non ho mai avuto dubbi sull´onestá intellettuale del dott. Genchi, lo ritengo professionalmente una persona di una capacitá assoluta e sono convinto che potrá in tempi brevi dimostratre l´assoluta estraneitá ai fatti che gli vengono contestati”.
AntimafiaDuemila: “Che cosa c´é di vero nelle accuse mosse contro di lui sui tabulati telefonici che avrebbe acquisito di parlamentari e di uomini dei servizi segreti?”
Luigi de Magistris: “Siccome il dott. Genchi é un uomo di esperienza ed un professionista capace non credo che abbia bisogno né di difensori di ufficio né di difensori di fiducia. Credo che lui sappia dare le spiegazioni che la procura di Roma cerca. Io posso dire che nell´ambito degli incarichi che egli ha svolto su mio mandato non ho mai avuto dubbi né sulle sue capacitá professionali né sulla sua onestá intellettuale. Poi sul resto credo che il dott. Genchi debba difendersi come ho fatto io quando sono stato accusato ingiustamente di alcune cose, lui saprá difendersi quindi saprá spiegare evidentmente le ragioni del suo lavoro”.
Alle ore 17.44 di mercoledí 18 marzo l´agenzia di stampa APCOM lanciava la seguente notizia:
La posizione di de Magistris era giá stata archiviata il 3 giugno 2008 dalla Procura della Repubblica di Salerno la quale aveva stabilito che
l´allora PM di Catanzaro era totalmente estraneo “ai reati di calunnia, abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio” che gli erano stati contestati. La procura di Salerno aveva poi preceduto il 2 dicembre 2008 ad una serie di perquisizioni negli uffici giudiziari di Catanzaro in seguito alle denunce presentate dal dott. de Magistris in merito alla sottrazione delle inchieste “Poisedone” e “Why Not” di cui il PM di Catanzaro era allora titolare ed il tribunale del riesame di Salerno aveva riconosciuto il 9 gennaio 2009 la piena legittimitá dell´operato della procura salernitana.Siamo certi che il probabile problema tecnico che ha portato l´agenzia APCOM a lanciare una notizia incompleta di alcuni elementi fondamentali per capire la realtá dei fatti sia giá stato risolto.
Ne approfittiamo per segnalare alla procura di Roma il lavoro giá svolto dai colleghi salernitani e riconosciuto pienamente legittimo dal Tribunale del riesame. Una piú efficace comunicazione tra gli uffici giudiziari potrebbe certamente giovare al buon funzionamento della giustizia ed evitare inutili perdite di tempo.
Con l´accusa rivolta a de Magistris di essere
“l’ispiratore, oltre che l’istigatore, delle attività giudiziarie dell’intera procura di Salerno” si sta davvero superando il confine di ogni senso del ridicolo e di ogni decenza.
Marco Bertelli
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