Intervista a Clementina Forleo (prima parte)

La dott.ssa Forleo esprime poi la sua opinione su alcuni fatti che sono stati al centro dell´attenzione degli organi di informazione e del mondo politico nelle ultime settimane, come il presunto “archivio segreto” del consulente Gioacchino Genchi.  Pur non entrando nel dettaglio del “caso”, la dott.ssa Forleo afferma che “se de Magistris non avesse toccato certi tasti non sarebbe nato un `caso´ de Magistris né ci sarebbe stato quello che é stato definito, a mio avviso impropriamente, scontro tra procure. Come non sarebbe nato il `caso´ Genchi… il quale é nel mirino perché tabulato dopo tabulato si é arrivati a qualche intoccabile”.
“Io non posso dire – continua la dott.ssa Forleo – se Genchi qualche regola l´ha violata oppure no, questo lo appureranno gli organi deputati a farlo. Io dico soltanto che se l´ha violata l´avrá violata forse in precedenza, perché lo si accusa di aver conservato questi dati nei suoi archivi personali, non so a quale scopo, non si sa. Ma questi archivi nessuno é andato a sindacare se li ha conservati per arrivare a stabilire chi era l´omicida di un ragazzo che era morto in terra di Calabria per cause oscure. Grazie a Genchi é stato possibile individuare chi erano stati gli autori e nessuno ha detto niente sui dati e sui numeri dei tabulati acquisiti. Quindi mi viene il legittimo sospetto che come per per Luigi de Magistris e come per i giudici di Salerno si é colpito Genchi in questo momento perché c´erano ovviamente delle infiltrazioni  in quelle delicate indagini non del cittadino comune, ma di persone di questa masso-mafia, di questo connubio tra massoneria e mafia. Perché la mafia che cos´é? Non é altro che il braccio armato di settori deviati dello Stato, come dice Scarpinato nel libro Il Ritorno del Principe“.