A seguire il testo letto da Giancarlo Caselli:
“Io Sono”
Io Sono una Bambina di 11 anni,
Volavo da Bologna a Palermo per raggiungere papà,
Quella notte il mare di Ustica mi ha inghiottito. Mi hanno ucciso e dopo trent’anni non so chi è stato.
Sono Giuliana Superchi
Io Sono uno Studente fuori sede,
Sono rientrato una domenica nella casa dello studente, avevo una borsa di studio da difendere
E il mio futuro da conquistare.
Sono morto a 22anni perché la terra a tremato e la mia casa non ha retto … e non so il perché…
Sono Marco Alviani
Io Sono un Giornalista e uno Scrittore,
Ho spiegato che i veri mafiosi non sono i “scassapagliari”
Ma stanno in Parlamento, sono a volte ministri, sono banchieri,
Una settimana dopo 5 proiettili mi hanno ucciso.
Sono Pippo Fava
Io Sono un Giurista e uno Scrittore
Ho detto ai giovani nel ’55 che la Costituzione non è una carta morta:
questo è il testamento di 100.000 morti!!!!Oggi i vostri politici non ne riconosco il VALORE.
Sono Pietro Calamandrei
Ho scelto di combattere la mafia, a modo mio, creando un movimento di opinione.
Dalla mia radio libera, ho raccontato le gesta di “Tano seduto”
E lui una sera di maggio, ordinò la mia morte sui binari della Palermo-Trapani.
Sono Peppino Impastato
Sono un Imprenditore
Ho creduto e investito nello sviluppo della mia Terra,
Ho difeso la mia Impresa e miei Operai. Non pago il pizzo.
Mi hanno lasciato Solo. Mi hanno ucciso.
Sono Libero Grassi
Io sono un Giudice,
ho vissuto e operato per sentire il fresco profumo di libertà
e non sentire il puzzo del compromesso morale.
Una domenica, sotto casa di mia madre… Mi hanno ucciso, ma non erano soli!
Sono Paolo Borsellino
ho subito minacce e attentati ,
ho visto e non so tacere,
conosco i nomi e li ho denunciati
Sono vivo! Aveva ragione don Pino “una altra vita è possibile”
Sono Pino Masciari
Io Sono un Prete.
Ho spiegato ai ragazzi che nelle vie di Brancaccio “una altra vita è possibile” .
Davanti a casa, nel giorno del mio compleanno, mi hanno sparato alla nuca.
Prima però ho scelto di sorridere a “loro”… perché “una altra vita era possibile”
Sono don Pino Puglisi
Io sono la mia Memoria, Collettiva e Condivisa.
Per il Diritto alla Legalità!
Eleonora Diquattro e Giancarlo Caselli
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