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Paolo Borrometi: ‘Mi avevano insultato e diffamato. Ma la verità emerge, sempre’

9 settembre 2021 – Mi avevano insultato e diffamato, ripetutamente, dopo i miei articoli. Condannati il boss Venerando Lauretta, il figlio Riccardo, Francesca Campailla (parente del defunto capomafia di Comiso) e Alessandro Bellante. Tutti per avermi diffamato dopo alcuni miei articoli. Veri.
Così, mentre c’è chi continua a tentare di delegittimarmi, a far finta di non vedere la realtà, a stravolgerla, i Tribunali continuano a condannare mafiosi, parenti, amici per minacce e diffamazioni nei miei confronti. Il boss Lauretta, fra gli altri, è alla terza condanna nei miei confronti ed era già stato condannato per minacce aggravate dal metodo mafioso.
Questa è la verità, questi sono fatti. Il resto sono chiacchiere di chi continua a tentare di delegittimarmi, non avendo altre armi per contrastare la verità. Ma la verità emerge, sempre.
Ci vuole tempo ma emerge.
Buona serata a tutti, quasi a tutti!

Paolo Borrometi

 

 

 

Diffamarono e minacciarono Borrometi: 4 condanne e un’assoluzione

AGI – Si è concluso con quattro condanne ed una assoluzione col rito abbreviato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, il processo a carico del boss Venerando Lauretta, Riccardo Lauretta, Francesca Luana Campailla, Alessandro Bellante che rispondevano di diffamazione aggravata nei confronti del giornalista Paolo Borrometi, vice direttore dell’AGI, e Ivan Lo Monaco, che rispondeva anche di minaccia grave e continuata attraverso social network nei confronti di Borrometi.

Le frasi oggetto del processo sono state scritte sotto gli articoli pubblicati dal giornalista che avevano come titolo “Vittoria, il giallo box 65 col socio occulto, Venerando Lauretta. Fuori i mafiosi dal mercato” e “Comiso, arrestato Mario Campailla U Checcu. Per la Dna è il capomafia della Stidda”.

Per Alessandro Bellante e Venerando Lauretta, il giudice ha emesso la condanna con il pagamento di una multa di 800 euro ciascuno oltre al pagamento delle spese processuali. Riccardo Lauretta e Francesca Luana Campailla invece sono stati condannati con il pagamento di una multa di 900 euro ciascuno oltre alle spese processuali.

Tutti e 4 dovranno pagare un risarcimento da 1000 euro ciascuno a Borrometi a decorrere dal passato in giudicato della sentenza. Venerando Lauretta era stato già condannato dal Tribunale di Ragusa nel 2018 per minacce aggravate dal metodo mafioso e nel giugno scorso per diffamazione, sempre nei confronti di Borrometi. Assolto invece per non avere commesso il fatto Ivan Lo Monaco per la mancanza della prova della riferibilita’ del profilo Facebook allo stesso.

Giada Drocker (AGI)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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