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Palermo, verso il corteo del 23 maggio

Palermo, 8 maggio 2025 – Come giovani, studenti e studentesse di questa città vogliamo costruire una grande mobilitazione antimafia per il prossimo 23 maggio, anniversario della strage di Capaci.
La nostra idea di contrasto alla mafia, o, per meglio dire, al sistema di potere politico-affaristico-mafioso come lo definiva Pio La Torre, è in contrapposizione con quella di questo Governo, che vorrebbe ridurre la mafia a piccola criminalità organizzata, ignorando, invece, i collegamenti che questa instaura stabilmente con il potere. Denunciamo con forza le riforme in atto che minano la lotta alle organizzazioni mafiose e ai crimini dei colletti bianchi: intercettazioni, abuso d’ufficio, traffico di influenze.
Siamo altresì spaventatə dal tentativo, posto in essere dalla maggioranza di governo, di riscrivere la storia di stragi ed omicidi eccellenti, minimizzando, nel migliore dei casi, l’attività di esponenti delle istituzioni, così come di appartenenti all’eversione nera, nei gravi episodi che hanno insanguinato l’Italia a partire dal 1° maggio 1947, a Portella della Ginestra. Noi vogliamo la verità fino in fondo, per quanto scomoda possa essere, a costo di aprire “sepolcri imbiancati”, come li definiva Vincenzo Agostino. Come ha detto anche Don Ciotti lo scorso 21 marzo “l’80% dei familiari delle vittime di mafia non ha ancora avuto verità e giustizia. Hanno bisogno di sapere, ed è necessario un impegno forte delle Istituzioni”. Verità, infatti, fa rima con democrazia, che non fa il paio con l’ultimo decreto sicurezza, dove, oltre alla repressione di diritti e libertà, all’articolo 31 si concede ai servizi di intelligence di “organizzare e dirigere” impunemente associazioni finalizzate al sovvertimento dell’ordine democratico e di “istigare la commissione di delitti per cui si prevede l’ergastolo”, tra cui stragi e attentati.
Vogliamo una politica “autenticamente” contro la mafia, che prenda le distanze da endorsement e appoggi elettorali da parte di soggetti condannati per fatti di mafia o comunque vicini alla stessa.
Lotta alla mafia, per noi, significa lotta per i diritti. Significa avere una visione di società dove le priorità non sono il Ponte sullo Stretto (cui le mafie guardano con appetito), né il riarmo e la guerra (grazie alla quale anche le mafie prosperano), ma le infrastrutture utili per creare benessere e alternative alla criminalità, specie nei quartieri abbandonati dalle istituzioni: scuole, poli sportivi, ospedali. Antimafia è anche diritti sul lavoro, è lotta alla precarietà, allo sfruttamento e alla ricattabilità sociale. Per questo sosteniamo con forza anche la battaglia per il Referendum sul lavoro e sulla cittadinanza che ci chiamerà al voto il prossimo 8-9 giugno!
In questa data simbolica, vogliamo dare voce a un’antimafia viva, collettiva e radicata nei territori, capace di riconoscere che la lotta alla mafia non può essere separata da quella per i diritti sociali, ambientali, economici e civili. Vogliamo costruire una piazza colorata, artistica, che dia voce alle istanze di tutte le soggettività.
L’antimafia non è una battaglia settoriale, ma un fronte intersezionale che attraversa le lotte contro il patriarcato, contro il razzismo, per la giustizia climatica, per il diritto all’abitare, al lavoro, alla salute, all’autodeterminazione. Le mafie prosperano dove mancano i diritti, e lottare contro di esse significa costruire alternative di giustizia, solidarietà e autodeterminazione.
Invitiamo tutte le realtà territoriali – collettivi, associazioni, gruppi informali, scuole, spazi sociali, sindacati, comunità migranti e LGBTQIA+, movimenti ambientalisti e antifascisti – a partecipare alle assemblee di costruzione del corteo del prossimo 23 maggio, portando il proprio contributo, la propria presenza, i propri contenuti.
Vi aspettiamo sabato 10 maggio alle ore 10.30 e sabato 17 maggio alle ore 17.00 all’Oratorio S. Chiara. Solo unendo le nostre lotte possiamo spezzare le catene dell’oppressione mafiosa e costruire territori liberi, giusti e inclusivi!
Realtà promotrici:
– Collettivo Rutelli
– UDU Palermo
– Sindacato Regina Margherita.
– CGIL Giovani
– Collettivo Sirio
– Libera Next Gen
– Attivamente
– Our Voice

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