Due ore di udienza e poi il rinvio al prossimo 19 dicembre.
Per l’omicidio di Beppe Alfano a Barcellona Pozzo di Gotto la verità è ancora lontana.
Questa mattina presso la II sezione penale del tribunale di Messina si è tenuta la prevista udienza camerale per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano avvenuta l’8 gennaio 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
Iscritti nel registro degli indagati Stefano Genovese e Basilio Condipodero, accusati dal boss pentito Carmelo D’Amico di essere gli esecutori dell’omicidio.
Il Procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, che ha condotto l’indagine, ha insistito sulla richiesta di archiviazione del procedimento.
L’avvocato Fabio Repici, legale della famiglia Alfano, depositando un corposo atto, si è opposto con fermezza all’archiviazione ed ha richiesto una serie di accertamenti investigativi alla ricerca della verità e per evidenziare connivenze e depistaggi.
Il giudice per le indagini preliminari Valeria Curatolo ha disposto l’acquisizione delle trascrizioni integrali delle dichiarazioni dei collaboratori, che erano state acquisite agli atti solo in forma riassuntiva ed ha rinviato l’udienza al 19 dicembre.
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