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Nino Morana Agostino: ‘Privare i palermitani del minuto di silenzio è stata una cosa grave, tremenda e vigliacca’

23 maggio 2025 – Speravo che oggi sarebbe stata una giornata di coesione, di ripartenza e di dialogo.
In più di 2000 abbiamo manifestato per le strade di Palermo per un’unica richiesta: avere una reale Verità e Giustizia, un fattore che dovrebbe essere comune e che dovrebbe spingerci a restare uniti.
Non è stato così, nel momento esatto in cui, all’inizio di via Notarbartolo, stavo parlando a nome del Coordinamento Nazionale di Associazioni e familiari di vittime di stragi e attentati, alle 17:48 è partito il minuto di silenzio sotto l’Albero Falcone, 10 minuti in anticipo, per la prima volta in 33 anni.
Non esiste cosa più grave, tremenda e vigliacca che privare i palermitani di un momento così sacro quale il minuto di silenzio, specialmente sotto l’Albero Falcone. Al di là di tutti i pensieri divergenti e in contrapposizione che ci possano essere, solo il minuto di silenzio era l’esatto momento in cui tutte le anime dei palermitani si univano, solamente per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Da quando ho memoria, ogni 23 maggio ero presente al minuto di silenzio, sin da piccolo accompagnavo i miei nonni sotto l’Albero Falcone, vedevo la lunga barba bianca del nonno che splendeva in mezzo a tutte quelle migliaia di persone. Poi, quando sentivo la tromba della Polizia, mi riempivo di orgoglio di essere palermitano, di essere nato in questa terra, di avere eroi come Falcone, Borsellino, Scaglione, Chinnici, Cassarà, mio zio Nino e tantissimi altri che hanno sacrificato la loro vita solo per migliorare la nostra.
Da studente, da palermitano, da familiare di vittima Innocente di mafia, essere stato privato di essere presente al minuto di silenzio è stato come ricevere una pugnalata, un momento così sacro non si dovrebbe negare a nessuno.
Ci avevano chiesto un momento di raccoglimento, di evitare divisioni. Noi eravamo ben predisposti, anche per noi il minuto di silenzio è sacro, ma ci hanno privato di esso. Questa non è antimafia, questa non è memoria, questa è soltanto ipocrisia e paura verso il nuovo che avanza, verso le nuove generazioni che sono stanche di non avere reali Verità.
Noi continuiamo, familiari, studenti, cittadini, palermitani, italiani, tutti e tutte uniti, in un unico coro.
Nino Morana Agostino

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