The SANREMO Beppe Grillo Meetup intervista (il primo ottobre 2008) l’ing. SALVATORE BORSELLINO (fratello del giudice Paolo):
PRIMA PARTE
[youtube:it.youtube.com/watch?v=ThApzlBJCbM]
SECONDA PARTE
[youtube:it.youtube.com/watch?v=PSt0-MCxvHA]
Sanremo
La strage di via Amelio, Salvatore Borsellino: “Presi gli autori dell’attentato, ma non i mandanti”
Salvatore Borsellino all’incontro con gli studenti
‘E’ vergognoso che a sedici anni di distanza dall’assassinio di Paolo, sono stati messi in galera gli autori materiali della strage, ma non sono stati ancora colpiti, in nessuna maniera, gli ispiratori, alcuni ritengo che si trovino all’interno dello stato’. Lo ha dichiarato, stamani, in sala consiliare, a Sanremo, Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il giudice assassinato insieme alla sua scorta nella strage di Via D’Amelio, a margine di un incontro con gli studenti dell’Itc ‘C.Colombo’ e del Liceo ‘Cassini’, nell’ambito della rassegna ‘Un ottobre di Pace’.
‘Ritengo – ha, poi, aggiunto – che ci sia un antistato che e’ riuscito a farsi stato. La vera mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e’ permettere che all’intero delle stesse ci siano dei personaggi indegni’. Salvatore Borsellino, poi, lancia accuse dirette al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per il caso Mangano ‘fatto passare come un eroe’. ‘Oggi di mafia se ne sente parlare di meno – ha proseguito – anche perche’ la mafia, cosi’ come la criminalita’ organizzata, ha cambiato strategie, tanto che diventa piu’ difficile combatterla. Ci sono ancora oggi dei giudici coraggiosi che hanno tentato di combatterla, ma a differenza di una volta, oggi non vengono piu’ uccisi. Da una parte, infatti, vengono tolti alla magistratura quegli strumenti che servirebbero per condurre la guerra alla mafia; dall’altra, i giudici scomodi vengono rimossi o trasferiti, in modo che non riescano piu’ a fare il loro lavoro’.
di Fabrizio Tenerelli http://www.riviera24.it
Il fratello: «Strage di via D’Amelio,
gli ispiratori nello Stato»
02 ottobre 2008
«È vergognoso che a sedici anni di distanza dall’assassinio di Paolo sono stati messi in galera gli autori materiali della strage ma non sono stati ancora colpiti, in nessuna maniera, gli ispiratori. Alcuni ritengo che si trovino all’interno dello stato». Lo ha dichiarato stamani a Sanremo Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il giudice assassinato insieme alla sua scorta nella strage di via D’Amelio, a margine di un incontro con gli studenti nell’ambito della rassegna `Un ottobre di Pace´.
«Ritengo – ha aggiunto – che ci sia un antistato che è riuscito a farsi stato. La vera mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni è permettere che all’interno delle stesse ci siano dei personaggi indegni». Salvatore Borsellino ha poi criticato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per il caso Mangano, «fatto passare come un eroe».
«Oggi di mafia si sente parlare di meno – ha proseguito – anche perché la mafia, così come la criminalità organizzata, ha cambiato strategie, tanto che diventa più difficile combatterla. Ci sono ancora oggi giudici coraggiosi che hanno tentato di combatterla, ma a differenza di una volta, oggi non vengono più uccisi. Da una parte, infatti, vengono tolti alla magistratura quegli strumenti che servirebbero per condurre la guerra alla mafia; dall’altra, i giudici scomodi vengono rimossi o trasferiti, in modo che non riescano più a fare il loro lavoro».
da http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com
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