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Caso Agostino: basta reticenze di Stato

Aggiornamento 5 Agosto 2011:
Da quanto dichiarato dal magistrato Nino Di Matteo e appurato da altri Pm pare che tecnicamente non ci sia ‘segreto di Stato’ sull’omicidio dei coniugi Agostino. Restano le pesanti reticenze di altri soggetti delle istituzioni. Il segreto di Stato e’ un atto formale posto dal presidente del Consiglio, ma in questa vicenda tecnicamente non c’e’ ma e’ anche peggio: perche’ se ci fosse potrebbe essere eliminato, invece continuiamo a scontrarci con una serie di muri di gomma. Speriamo che la petizione possa essere comunque un mezzo di pressione per chiedere di fare luce sull’omicidio.
Salvatore Borsellino

“Sulla caso del delitto Agostino non è mai stato apposto il segreto di Stato. Anche perché, qualora fosse accaduto, significherebbe che vi sono elementi – tenuti segreti – per risolvere il caso. In realtà il segreto di Stato è venuto fuori in seguito alla richiesta da parte dell’allora sostituto procuratore di Palermo, Domenico Gozzo – che con il pm Antonino Di Matteo coordinava le indagini – di ottenere l’elenco degli agenti dei servizi segreti attivi in Sicilia nel periodo in cui è maturato il delitto Agostino. Una richiesta che, per ovvie ragioni, non è passata. E più che segreti di Stato, ne sono convinti gli inquirenti, si è di fronte a reticenze di Stato.”
da Il fatto quotidiano del 5/8/2011

Statuto della petizione

La petizione si prefigge come obiettivo la rimozione dell’assurdo segreto di stato posto nel 2005 sul caso AGOSTINO. Antonio Agostino era un giovane poliziotto palermitano della squadra volanti, prestava servizio presso il commissariato San Lorenzo. la sera del 5 agosto 1989 Nino si stava recando insieme alla moglie Ida Castelluccio (che era incinta) a Villagrazia di Carini (PA) per festeggiare il compleanno della sorella. Nino era chiaramente fuori servizio e non aveva con sè la pistola d’ordinanza. I due ragazzi si stavano accingendo ad aprire il portone quando un commando di killer li uccise davanti gli occhi della famiglia. Sono passati 21 anni da quel 5 agosto 1989 e ancora le rispettive famiglie non hanno ottenuto verità e giustizia. Negli anni 90 Antonino Agostino e la moglie Ida sono stati riconosciuti vittime di Mafia, nel 2005 è stato apposto sul caso UN VERGOGNOSO SEGRETO DI STATO. LA FAMIGLIA, I PALERMITANI, GLI ITALIANI VOGLIONO CHE QUESTO SIGILLO DELLA VERGOGNA VENGA TOLTO!!! Sicuramente non è un caso illustre e celebre, come quello di Moro o Calabresi ma, l’omicidio dell’agente Agostino non è meno fitto di segreti di stato, loschi intrecci e collusioni oscure tra istituzioni, servizi segreti e mafia. Un altro delitto, avvolto nel mistero. Da allora la famiglia di Nino si e’ battuta e lo sta ancora facendo, per cercare una verita’ che lo stato non vuole dare. Il signor Vincenzo Agostino ha percorso ogni strada per far conoscere la storia del figlio, da quel tragico 5 agosto non si è più tagliato barba e capelli, e non lo farà fino a quando non arriverà la sacrosanta verità sulla morte del figlio della nuora e di quel bimbo mai nato. AIUTIAMOLI E FIRMIAMO TUTTI LA PETIZIONE !!!!!!!

Giovanni Perna

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