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LETTERA DI MANFREDI BORSELLINO A PAOLO MIELI
 
 

Gent.mo Direttore,

 

ritengo opportuno riportarle qui appresso quanto ho scritto ieri sera al giornalista Felice Cavallaro, autore di un articolo avente per oggetto la visita di mia madre, la vedova del giudice Paolo Borsellino, a Salemi, pubblicato  tra le pagine di cronaca sull’edizione di Domenica 28 del giornale da Lei diretto.

 

Quantunque conosca da tempo il giornalista non credevo che lo stesso, in maniera del tutto gratuita ed ingiustificata, potesse scrivere un pezzo su quello che è stato e rimane un incontro del tutto causale tra mia madre e Sgarbi dai contenuti fortemente offensivi nei riguardi della mia famiglia ed inutilmente polemici.

Purtoppo in passato CAVALLARO si è reso protagonista di iniziative del genere, causando non poche amarezze ai miei familiari, ed in particolare a mia madre. In questa circostanza è andato ben oltre: ha fatto intendere al lettore che mia madre avesse programmato e voluto un incontro con SGARBI per poterne elogiare ed evidenziare virtù e meriti, quando mia madre quel giorno, ospite di parenti di mia moglie, aveva innocentemente espresso il desiderio di fare un giro per il centro del Paese e di visitare il presepe vivente che proprio quel giorno è stato inaugurato. Che poi SGARBI, venuto a sapere poche ore prime della sua presenza a Salemi, abbia colto al volo l’occasione per incontrarLa e per farla accogliere festosamente da tutta la cittadinanza è un altro discorso.

 

La ringrazio per l’attenzione che ha voluto riservare alla presente e colgo l’occasione per inviarLe gli Auguri più sentiti di un Felice Anno nuovo!

Manfredi Borsellino

LETTERA DI MANFREDI BORSELLINO A FELICE CAVALLARO

Caro Felice,

oggi non c’è stato un amico o collega di Paolo Borsellino con cui abbiamo commentato il tuo articolo che ne abbia apprezzato o condiviso il contenuto, peraltro intriso di tue considerazioni personali.
Premesso che mi piacerebbe sapere da te quali “amici di Paolo Borsellino” avrebbero definito - o meglio avrebbero avuto il coraggio di definire – “uno scandalo” le parole pronunciate da mia madre, non capisco, ma soprattutto non capiscono mia madre e le mie sorelle, il perchè di questo articolo. Se è vero che un fatto meritevole di cronaca debba essere riportato, perchè “ricamarci” sopra provocando amarezze gratuite in chi, mi riferisco a mia madre ma anche e soprattutto a mia sorella Lucia, nella vita credo abbiano sofferto anche sin troppo.
Lucia, che con te in passato credo abbia avuto un piccolo scontro, è letteralmente inferocita nei riguardi della tua persona e, in questo caso, del tuo modo di fare giornalismo.
Chi ti scrive, da par sua, ti ha già detto al telefono tutto quello che ti doveva dire prima che dessi alle stampe il tuo pezzo, non ho altro da aggiungere.
A presto e buon anno!
Manfredi

BORSELLINO: I FRATELLI, VEDOVA DICA NO A PROPOSTA SGARBI
PALERMO
(ANSA) – PALERMO, 29 DIC – Rita e Salvatore Borsellino prendono le distanze dalla cognata Agnese, vedova del magistrato ucciso dalla mafia, e la invitano a non accettare la cittadinanza onoraria offertale dal sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. “Apprendiamo dalla stampa con stupore e disappunto – scrivono in una nota – che nostra cognata avrebbe accettato l’offerta della
cittadinanza onoraria della città di Salemi da parte del sindaco Vittorio Sgarbi, personaggio dai comportamenti non certamente limpidi né eticamente corretti, condannato anche per aver definito assassini dei magistrati, e a cui quindi non si addice certamente il termine di ‘missionario’. Chiediamo per questo a nostra cognata, proprio per il cognome che porta, di declinare l’offerta ricevuta”. A chi parlava di “sdoganamento” della città natale dei famigerati esattori mafiosi Nino e Ignazio Salvo, ieri Manfredi Borsellino, figlio del magistrato non presente a Salemi, sottolineava che la madre aveva solo ringraziato per l’accoglienza, aggiungendo che “non si può vivere nell’incubo di essere strumentalizzati”. (ANSA)

BORSELLINO: SGARBI ANNUNCIA QUERELA PER FRATELLI MAGISTRATO
(V. ‘BORSELLINO: I FRATELLI, VEDOVA…’, DELLE ORE 12:44 CIRCA)

(ANSA) SALEMI (TRAPANI), 29 GEN – Vittorio Sgarbi, “indignatissimo”, annuncia che querelerà Rita e Salvatore Borsellino “per le gravissime frasi diffamatorie”. La loro reazione, “dimostra che Sciascia aveva ragione: sono dei professionisti dell’antimafia che, per esistere,f anno vivere la mafia anche dove non c’é”. Sgarbi smentisce di aver definito assassini i magistrati: “L’ho solo detto a Fabio De Pasquale, che ha lasciato morire in carcere Gabriele Cagliari”. Sulla cittadinanza ad Agnese Borsellino, Sgarbi, ribadisce che “la vedova del magistrato è venuta a Salemi per sua espressa volontà” e che “ha avuto parole di apprezzamento sincere nei miei confronti, addirittura cogliendo in me una somiglianza con Paolo Borsellino; credo che più di chiunque altro abbia conosciuto bene il marito”. Sgarbi puntualizza che “tutto quanto affermato dalla signora Agnese e diffuso dall’ufficio stampa è registrato. Rita e Salvatore Borsellino, offendono non solo me, ma anche la cognata, perché la ritengonoincapace di intendere e di volere. Si vergognino”. (ANSA).

BORSELLINO: SGARBI, GIUNTA SALEMI SARA’ PARTE CIVILE
(V. ‘BORSELLINO: SGARBI ANNUNCIA QUERELA…’ DELLE 13.38 CIRCA)
PALERMO
(ANSA) – PALERMO, 29 DIC – La giunta comunale di Salemi, che si è da poco riunita, ha deciso di costituirsi parte civile nell’eventuale processo nei confronti di Rita e Salvatore Borsellino, “perché la città – dice il sindaco Vittorio Sgarbi – è stata ingiustamente infangata”. “L’insinuazione dei fratelli Borsellino – aggiunge – sulla mia etica è assolutamente diffamatoria e può essere ribaltata: che meriti hanno loro per parlare in nome di un morto sulla base di stereotipi che insultano Salemi e la Sicilia intera? Perché puntano il dito contro di me e non contro gli errori di Caselli per cui hanno pagato diversi innocenti? Anche la vedova Tina Montinaro avrà cittadinanza e casa a Salemi”. Intanto, l’Associaziona nazionale femiliari vittime di mafia, presieduta da Sonia Alfano, invita “Agnese Borsellino a non prendere decisioni avventate e a riflettere sulla proposta di Sgarbi”. (ANSA).


BORSELLINO: SGARBI, QUERELO ANCHE SONIA ALFANO
SALEMI (TRAPANI)
(ANSA) – SALEMI (TRAPANI), 29 DIC – “E’ mia intenzione querelare anche Sonia Alfano. Io non devo proprio ripulire nessuna immagine. Si vergogni. Di diffamarmi, e soprattutto della mancanza di rispetto nei confronti della vedova Borsellino. Forse la ritiene incapace di intendere e di volere? Sono indignato da questi ‘professionisti dell’antimafià nel cui albo iscrivo anche Sonia Alfano che vorrebbero la Sicilia in mano alla mafia per potere continuare a fingersene vittima”. Lo dice il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. “Non penso proprio che le vittime della mafia sarebbero felici di essere rappresentate da una intimidatrice come si sta rivelando – aggiunge – per le parole da lei pronunciate, la Alfano che rivelano un atteggiamento, nei fatti, oggettivamente, ‘mafioso’. Perché mai la Borsellino non dovrebbe accettare la cittadinanza della città di Salemi? Forse perché la Alfano la considera città della mafia? Che titoli ha per dare patenti e per mandare ‘avvisi’?”. (ANSA).

BORSELLINO: SINDACO AGRIGENTO,SOLIDALE CON VEDOVA E SGARBI
AGRIGENTO
(ANSA) – AGRIGENTO, 29 DIC – “Esprimo solidarietà ad Agnese Borsellino, ritenuta incapace di intendere e di volere e a Vittorio Sgarbi che abbiamo avuto ospite ieri sera e che è stato vittima di una aggressione incivile. E lo ringraziamo per avere con la sua azione difeso l’immagine di una Sicilia onesta contro le strumentalizzazioni di quanti vogliono piegarla nello stereotipo mafia-antimafia”. Lo dice il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. “Ci chiediamo perché invece di suggerire ad Agnese Borsellino di rifiutare la cittadinanza di una importante città come Salemi, – aggiunge – i fratelli Borsellino non si preoccupino di indicare gli spazi della nuova mafia nella scellerata impresa del rigassificatore”. (ANSA).

da IMGPress

SGARBI: QUERELERÒ I DUE BORSELLINO PER DIFFAMAZIONE
(29/12/2008)
«Agnese Borsellino mi ha definito missionario e mi ha ringraziato per la cittadinanza onoraria. Ha dimostrato verso di me stima e affetto. Aggiungo che la signora Agnese Borsellino ha dichiarato di essere particolarmente felice di essere con me non solo per la stima per la persona – di cui io la ringrazio – ma perché trovava in me una straordinaria somiglianza proprio nello spirito paradossale e ironico con Borsellino, con suo marito, che credo lei abbia conosciuto sufficientemente bene per fare questa dichiarazione. Sono dunque felice di confermare la cittadinanza onoraria alla signora Agnese Borsellino. Sono stupito della leggerezza con cui due persone, che sono legate ad un uomo straordinario, utilizzando il nome di quell’uomo, diffamano un sindaco onesto che non ha mai dato degli «assassini» a nessuno (se non al magistrato Fabio De Pasquale – e non mi hanno condannato per questo – il quale ha lasciato morire in carcere Gabriele Cagliari) dicendo cose false. Rita e Salvatore Borsellino non onorano il nome del loro illustre parente. Querelerò i due Borsellino per diffamazione. Sono molto ammirato e colpito dalla sensibilità della signora Agnese Borsellino che io non ho invitato, ma è venuta spontaneamente. Quanto al figlio, che io non conosco, qualunque cosa egli dica – non essendo stato presente – è misurabile dalle parole registrate nel corso dell’incontro a Salemi. Quanto alle dichiarazioni dei due Borsellino, e cioè Rita e Salvatore, sono il modo per restituire la Sicilia alla mafia. Continuare a parlare dei Salvo, è diffamatorio per la città. L’etica non è questione che possa essere ribaltata su di me da persone che parlano in nome di un uomo che non c’è più. Quanto a Salemi non è la città dei Salvo. Dire il contrario serve solo a mortificare la Sicilia e a restituirla alla mafia. Non è tollerabile questo atteggiamento. Come si permettono di dire che Agnese Borsellino non deve accettare la cittadinanza di Salemi? Agnese Borsellino è venuta spontaneamente. L’intimidazione dei due Borsellino è inaccettabile. Questa è la tragedia – che non ha riguardato Borsellino – che ha indicato in maniera terribile Leonardo Sciascia. E’ il modo di avvalorarsi come professionisti dell’antimafia facendo esistere la mafia dove essa non c’è. Cosa vuol dire parlare dei Salvo che sono entrambi morti da 20 anni ? Come si permettono di diffamare la Sicilia? Diffamano la Sicilia in nome di un magistrato che è morto. Non c’è nessuna ragione di pensare che avrebbe condiviso le loro posizioni, dal momento che Agnese è venuta a Salemi senza invito, affettuosamente. Se loro si vergognano della stima che Agnese dà a me, è semplicemente perché sono figli di una disinformazione per cui raccontano le cose per sentito dire. Ma è mai possibile questo? Come si permettono di parlare contro una città ? Sono forme di pettegolezzo e malignità. Rita e Salvatore Borsellino dicono bugie, falsità, contro la Sicilia e contro i siciliani e ritengono Agnese una incosciente. Critico i magistrati che sbagliano. Quello che ha tenuto in carcere per 23 mesi Calogero Mannino – che si chiama Caselli – ha sbagliato, non vedo perché io non debba dirlo. Debbo stare dalla parte di chi tiene in carcere persone che poi vengono prosciolte ? Questo vogliono i Borsellino ? I quali strumentalizzano la memoria del loro fratello soltanto per ragioni politiche diffamando la Sicilia. Nessuno è più limpido e trasparente di me. E nessuno ha fatto per una città più di quanto ho fatto io, come ha riconosciuto la signora Agnese Borsellino. Non è limpido il loro metodo che è diffamatorio. Lo vengano a dire in tribunale. Dicano dove non è limpido. Non si può cambiare la Sicilia con persone che utilizzano questi strumenti. Rita e Salvatore Borsellino rimescolano nel torbido. Vogliono reinventare e far sopravvivere quella mafia che dicono di combattere. La Sicilia non si può cambiare con gente così. Siccome hanno un grande morto alle spalle pensano di poter dire qualunque cosa. Sarà poco limpido il loro comportamento se pensano di diffamare Salemi ricordando ancora i Salvo che sono morti da 20 anni. E’ un metodo, questo, pericolosissimo per la civiltà democratica. Non si può utilizzare un morto. La mia querela nei loro confronti è in difesa mia e della città di Salemi. Li querelerò anche come sindaco. Ma la cosa più diffamatoria è la considerazione che la loro parente sia una poverina incapace di intendere e di volere. Ma non si vergognano di pensare questo della moglie di Paolo Borsellino? Come si permettono di pensare di Agnese Borsellino che viene qua e non sa quello che fa ? Loro lo sanno? Questi offendono la loro cognata tranquillamente e pensano di fare gli spiritosi. I Salvo vengono fatti diventare degli eroi e la moglie di Borsellino una che non capisce. Siccome Salemi ha avuto la colpa di aver dato le origini ai Salvo, loro che fanno ? Evitano la città perchè se vengono qua si contaminano. Ma come possono insultare la Sicilia in questo modo? Una cosa inaudita. Inaudita. Un insulto, lo ripeto, alla Sicilia. Concludo comunque così. La Città di Salemi, profondamente rattristata dalle ingenerose dichiarazioni di Salvatore e Rita Borsellino, rinnova il suo affetto riconoscente ad Agnese Borsellino che ha saputo offrire serenità e speranza alla rinascita della Città»

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