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“Libera” di tutto ?

“Libera” di tutto?

 

 

Venerdì e sabato avrei dovuto partecipare alla due giorni di Libera dedicata alla memoria e all’impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie.
Sono stato invitato, assieme a mia madre, come parenti di Paolo e Giuseppe Borsellino, imprenditori di Lucca Sicula uccisi dalla mafia nel 1992.
Ho saputo che sarebbe stata presente Maria Grazia Laganà, in quanto moglie di una vittima della ‘Ndrangheta, Francesco Fortugno.
 
A quel punto ho gentilmente declinato l’invito. Io non sarei andato e non andrò.
La signora Laganà, oltre ad essere candidata  è attualmente indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato in relazione ad appalti nella sanità, nell’ambito delle indagini sulle infiltrazioni mafiose nell’Asl di Locri, di cui la Laganà è stata vicedirettrice.
Non è indagata da una procura qualsiasi, ma dalla Dda. Che vuol dire Direzione Distrettuale Antimafia.
In più sono stati accertati rapporti quantomeno telefonici con esponenti di spicco della ‘Ndrangheta.
Per tutto questo e per molto altro ancora, ritengo quantomeno “sconveniente” invitare la signora Laganà alle giornate di Libera, che rappresentano l’appuntamento più importante per i familiari delle vittime delle mafie e per tutta la società civile che attorno a loro si stringe, e lotta, ogni giorno, contro quello con cui la Laganà conviveva quotidianamente nelle Asl.

 

 


Per Info

www.bennycalasanzio.blogspot.com
 

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