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L’impertinenza di Paolo Di Modica e la sua lotta alla SLA

di Beatrice Andolina
 
Oggi è un grande giorno, uno di quelli che se ti va bene te ne ricordi 5 in tutta la vita!
Da oggi il nome del mio caro amico Paolo Di Modica comincia a riecheggiare nel web: la raccolta fondi per due progetti di ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica della Dott.ssa Mazzini di Novara è online sul sito de “il Fatto Quotidiano”.
Paolo Di Modica musicista definitosi “Impertinente” era un’Agenda Rossa malato di SLA e il 26 settembre del 2009 decide di portare la sua impertinenza e la sua Sla sulla sedia a rotelle alla Marcia delle Agende Rosse a Roma perché voleva conoscere Salvatore Borsellino
Ricordo perfettamente il loro incontro sotto il palco di Piazza Navona. Paolo era felicissimo e si sentiva a casa tra di noi “popolo delle Agende Rosse”.
In quella piazza è iniziata la nostra amicizia con lui e la dolcissima moglie Maria – donna dalla forza inaspettata e sempre pronta a circondare d’amore e attenzioni il suo amatissimo Paolo.
Paolo era un pensatore nato, progettista di eventi musicali per avvicinare i giovani alla musica classica e alla musica in genere. 
Non si è mai lasciato abbandonare alla malattia, anzi ha mantenuto sempre lucidità e forza intellettuale, tale da immaginare di organizzare un progetto di raccolta fondi per le ricerche sulla Sla ed è proprio da quei suoi occhi grandi e buoni e pieni di Vita, che nasce il progetto “Dell’Amore e del Coraggio” pubblicato ieri sul sito del Fatto Quotidiano.
 
Ecco il link con il quale potete trovare notizie, ricerca, svago e vera musica per grandi e piccini fino al 31 dicembre 2018:
 
Ora dobbiamo diffondere il più possibile questa iniziativa sui nostri contatti e rendere sempre viva la raccolta fondi ripubblicando il link il più possibile.
A breve sarà pubblicato anche il banner per recapitare il link più velocemente e diffonderlo su qualsiasi piattaforma telematica.
 
 
Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile quello che invece sembrava irrealizzabile.
Grazie a Maria Di Pino una grandissima donna che ha saputo capire e amare il marito aiutandomi persino a gestire quello che a volte sembrava sfuggire di mano.
Grazie a Serenetta Monti che ha saputo resistere e supportarmi in tutto con la Resistenta che tutti le riconosciamo e che non riesco ancora a capire da dove la tiri fuori.
Grazie anche a Francesco Vannicelli mio marito che mi ha lasciato organizzare, tampinare e a volte anche perseguitare chi si adoperava sul progetto, appoggiandomi sempre in tutti i miei “voli pindarici” organizzativi.
Ma soprattutto voglio ringraziare Paolo Di Modica per avermi permesso di conoscerlo ed avermi lasciato in eredità la sua impertinenza.
 
Dicono che si muore due volte, la prima quando il respiro lascia il nostro corpo e la seconda quando l’ultima persona pronuncia il nostro nome.
Al Pacino – Uomini Di Parola 
 
Oggi sono veramente TROPPO felice e Paolo Di Modica è un nome che sentiremo ancora per molto tempo.
 
Beatrice Andolina
 

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