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Giovanni Impastato in Toscana

Giovanni Impastato in Toscana
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di Carlo Legaluppi

È passato poco più di un anno da quando Giovanni Impastato, accettando il mio invito, è venuto a Grosseto ed a Siena per parlare del suo ultimo libro “Oltre i cento passi” ed eccolo di nuovo tra noi! Dal 14 al 19 novembre 2018 è stato protagonista – tra Siena, Manciano e Castiglione della Pescaia – di numerosi eventi pubblici o circoscritti all’ambito scolastico che ho contribuito ad organizzare e a cui ha preso parte un’incredibile moltitudine di persone.

Nei vari incontri la storia familiare ed intima di Peppino Impastato, culminata nel suo barbaro assassinio il 9 maggio 1978, si è intersecata nei racconti del fratello Giovanni con i temi della legalità, dell’antimafia, della disobbedienza civile e con le attività portate avanti dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato per smascherare i depistaggi che avevano caratterizzato le indagini sulla morte di Peppino, per conservarne la memoria e valorizzarne il pensiero.

Caratteristiche costanti di tutte le manifestazioni sono state la palpabile attenzione riservata dal pubblico ai discorsi di Giovanni, le forti sensazioni e le toccanti suggestioni suscitate dalle sue parole, gli occhi lucidi di molti, le innumerevoli domande formulate per approfondire e sondare ogni aspetto delle vicende narrate nel libro “Oltre i cento passi”, specialmente da parte degli studenti delle scuole medie e superiori.

Tra le tante immagini di questi giorni passati vicino a Giovanni, due resteranno scolpite indelebilmente nella mia mente: il suo abbraccio ad una emozionata studentessa di una scuola media del mancianese che gli aveva appena regalato un cartello riportante la nota frase “Con le idee e con il coraggio di Peppino noi continuiamo. Peppino vive nelle nostre lotte”; il bellissimo mosaico, opera dell’artista grossetano Mirko Federici, che l’Associazione Letteratura e Dintorni di Grosseto ha voluto donargli nel corso della manifestazione di Castiglione della Pescaia.

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno permesso a me ed a tanti altri di vivere (o rivivere) questi momenti di grandissima intensità ed emozione e in particolare: le Amministrazioni e le Biblioteche Comunali di Manciano e Castiglione della Pescaia; le Associazioni di volontariato del mancianese (con specifico riguardo alla Pro Loco ed all’Arci); la Libreria Mondadori di Siena; Francesca Lotti e Paolo Pisani che hanno moderato insieme a me le presentazioni di Manciano e Castiglione della Pescaia; gli amici delle Agende Rosse, anche in questa occasione presenti ed attivi. Ma, soprattutto, un grazie speciale va a Giovanni Impastato, persona di grande spessore umano e culturale, che continua ad onorarmi della sua amicizia e del suo affetto.

 

L’artista grossetano Mirko Federici aveva in passato realizzato un’opera che aveva donato alle Agende Rosse e che ora è esposta e custodita nella Casa di Paolo (clicca sulle immagini per ingrandire)

 

 

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