Municipio di Reggio Emilia
piazza Prampolini 1
Il processo Aemilia ha indotto consapevolezza in molti cittadini. Si è dovuto constatare che la crisi non è stata solo indotta da avverse condizioni di mercato. Ma anche e sopratutto dall’infiltrazione ‘ndranghetistica. Il percorso è risultato chiaro. Improvvisate aziende provenienti dal sud-Italia, hanno vinto appalti a non finire, le loro proposte erano vantaggiose, fino al 24% di ribasso, rispetto alle aziende locali. Ma ancora, le ns aziende locali oltre a soffrire i mancati appalti, necessitavano (e necessitano?) di recupero crediti e di liquidità e li trovarono (e trovano?) personaggi pronti a far loro questo servizio. Recupero crediti, finanziamenti pronti. E così il titolare dell’azienda diventò e diventa (forse senza avvedersene?) un prestanome. E lui, la sua azienda, l’ha persa e l’ha già persa. E ai nuovi ‘padroni’ dell’azienda non importano gli obiettivi produttivi e chi vi lavora. Altri sono gli obiettivi della ‘ndrangheta tra cui conquistare, defraudare e distruggere il territorio e chi lo abita.
L’arrivo a Reggio Emilia, nel 2009, della prefetto Antonella De Miro, ruppe un sistema di connivenze, attraverso la giustizia amministrativa, nell’interdittiva antimafia nei confronti di un consorzio di imprese in odore di ‘ndrangheta. Si adoperò nella prevenzione e lotta contro le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e negli enti locali. Furono i primi movimenti che portarono ad indagini e al processo Aemilia.
E’ così che nasce l’esigenza di proseguire un cammino. Ora con Paolo Borrometi. C’è sempre da squarciare la cappa silente, di non far sentire soli gli operatori economici. L’iniziativa è specifica per imprenditori, amministratori pubblici locali. E’ diretta anche a operatori sociali come i dirigenti scolastici di Istituti superiori che preparano i giovani al lavoro, ad associazioni. Il territorio è tutt’uno. I settori non possono essere separati. Nella separazione si infiltra distanza e vuoto.
Paolo Borrometi dialogherà con Gabriele Franzini, esperto di economia e direttore di Telereggio. Libera Reggio Emilia è con noi in questa iniziativa.