di Francesca Toto
Esprimiamo la nostra più accorata vicinanza alla famiglia Vannini ed a tutte le migliaia di persone che in questi mesi hanno sperato in una severa condanna della famiglia Ciontoli.
Quello di Marco Vannini è stato un omicidio cruento sia per le modalità che per la trascuratezza di ogni intervento quando questo ragazzo poteva essere salvato.
Ma quello che ci colpisce è come un altro appartenente ai servizi segreti, in “concorso” con la sua famiglia, abbia avuto una condanna in primo grado così lontana persino da quanto richiesto dal Pubblico Ministero (21 anni).
Le trame dell’agonia di Marco bisogna che siano svelate, chiarite e, tutte, perseguite e condannate con certezza di Diritto, la stessa, che ci rende altrettanto sicuri che questa morte è ingiustificabile ed ingiusta.
Auspichiamo che si vada avanti e che questo omicidio non divenga un’altra questione di cui la giustizia italiana un giorno debba rispondere.
Marco non c’è più, ma, nessuno aveva il diritto di togliergli la vita.
Francesca Toto
Agende Rosse Lazio Roma
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