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Depistaggio strage di via D’Amelio: perquisita l’abitazione di Salvo Palazzolo

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Dal suo profilo Facebook il giornalista Salvo Palazzolo, cui va tutta lo nostra solidarietà, ci racconta il perché della perquisizione subita ieri.

I poliziotti Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, accusati di essere fra i depistatori di Stato della strage Borsellino, mi hanno denunciato perché ho scritto che stava iniziando un processo nei loro confronti. E la procura di Catania ha disposto la perquisizione della mia abitazione, il sequestro di un cellulare, di un tablet, di tre hard disk. Ora, sono indagato per rivelazione di segreto d’ufficio. Per aver dato la notizia che sta iniziando un processo ad alcuni uomini delle istituzioni accusati di aver costruito ad arte il falso pentito Scarantino. Udienza preliminare il 20 settembre, al tribunale di Caltanissetta. Ci sarò, ci saranno tutti i giornalisti che vogliono conoscere la verità sulla strage di via D’Amelio. Chi ha suggerito tante bugie al pentito Scarantino? Chi, nei palazzi delle istituzioni, conosce le verità e non parla? I giornalisti siciliani continueranno a fare le loro domande, continueranno a cercare l’agenda rossa di Paolo Borsellino, continueranno a dare voce al dolore dei familiari delle vittime. I giornalisti siciliani non si rassegnano ai segreti di Stato, questo dicono i tanti messaggi di solidarietà che sto ricevendo dopo la perquisizione, vi ringrazio davvero. La battaglia per la verità sulle stragi prosegue. La battaglia di tante persone di buona volontà: magistrati, avvocati, insegnanti, studenti, sacerdoti, la lista – per fortuna – è ogni giorno più lunga. Denunciare tutti quelli che chiedono la verità sulle stragi di Stato sarà davvero difficile.

 

http://www.fnsi.it/perquisita-la-casa-del-giornalista-salvo-palazzolo-fnsi-e-assostampa-sicilia-al-fianco-del-collega

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